Un’altra memorabile serata di salsa ieri a Cali, qui chiamata la “Capital mundial de la salsa“. Un’associazione culturale, composta di appassionati della salsa (“Melómanos y Coleccionistas“), una volta al mese organizza una audizione pubblica, in una piazza centrale, di pezzi storici e a volte sconosciuti di salsa classica, d’autore, soprattutto pezzi poco diffusi dalle emittenti commerciali e media. Musica meravigliosa!
Oltre la musica che viene suonata, il bello è che la piazza si riempie di gente (l’evento è gratuito) che ascolta, canta, balla, suona, corteggia, ride, passa ore felici insomma. E chiunque ha uno strumento musicale in casa, lo porta qui e si mette a suonare in pubblico 😀 .
Piccolo video girato ieri sera, Que Viva La Salsa!
Due giorni fa, per caso come spesso accade per i nuovi incontri, ho conosciuto qui a Cali Antonello Zappadu, fotografo sardo uscito alla ribalta qualche anno fa quando fotografò (e pubblicò su alcuni quotidiani europei) il nano putrido di Arcore mentre gozzovigliava con amici e con un altro primo ministro europeo (Topolanek) con alcune prostitute nella villa di Certosa nella mia bella Sardegna. Da quel giorno lì c’ha Ghedini attaccato al collo che non lo molla mai, e anche per questo vive qui in Colombia. Fra un processo e l’altro, si occupa anche di “folklore” locale, come un’inchiesta che ha condotto personalmente negli ultimi 5 anni sul traffico internazionale di droga e sul viaggio che fa un grammo di cocaina dal Putumayo (non quei bei cd di world music, ma una delle zone colombiane dove si coltiva la coca – ci sono stato un anno fa, un giorno ne parlerò qui) fino al naso dei milanesi. Ha da poco pubblicato un libro su questo suo lavoro.
Fra le varie interviste e sopralluoghi fatti per la sua inchiesta, un giorno gli capita di parlare con qualcuno ben informato (pare un ufficiale o ex-ufficiale dell’esercito) che gli illustra ciò che spesso accade nella zona fra le venezuelane isole di Los Roques e la penisola colombiana della Guajira. E’ già risaputo che la cocaina prima di entrare negli Usa…. continua a leggere qui >>
Dopo un mese esatto dalla fine dell’operazione, ho finalmente riorganizzato tutte le informazioni e foto sulla “Operazione regali natalizi per bambini di favelas colombiane“, di cui avevo parlato nel precedente post.
Tanto tempo perchè, appena consegnati i regali, è arrivato il Natale che qui a Cali coincide con la grande FERIA DE CALI, un festival di 6 giorni interamente dedicato alla salsa (musica e ballo) in tutti i suoi aspetti. Concerti, conferenze, musei, show, sfilate e, naturalmente, tante feste! Non c’era tempo per null’altro 🙂
Ora però finalmente è pronto il report finale su tutta l’operazione, con anche l’album delle foto (il link è alla fine di questo post). regali natale
Come avevo scritto precedentemente, quest’anno abbiamo ripetuto un’iniziativa iniziata l’anno scorso, e devo dire che in questa seconda edizione il successo è stato ancora più grande dell’anno scorso per quanto riguarda fondi raccolti, bambini aiutati e gente che ha partecipato e aiutato.
Ed ecco cosa abbiamo fatto!
RACCOLTA FONDI
1) “Vaca” (colletta) Raccolta di donazioni volontarie effettuata qui a Cali fra amici e conoscenti. Racimolati 120.000 pesos (50 euro) + 70 regali
2) “Chocolatada” (cioccolatata) A casa di un’amica si è preparata una cioccolata e la si è venduta a chi partecipava a quella serata. Raccolti altri 120.000 pesos (50 euro) + 6 regali
3) Festa “Emborrachate por un niño” (ubriacati per un bambino) Abbiamo organizzato una festa in una discoteca, e il biglietto d’ingresso e una percentuale sulle bibite vendute sono state destinate all’operazione. Raccolti 193.000 pesos (80 euro) + 30 regali
4) Donazioni dall’Italia Sono rimasto un po’ sorpreso che con un solo avviso su facebook e sul mio sito siano arrivate diverse donazioni. Totale raccolto: 240 euro
TOTALE FONDI RACCOLTI: abbiamo superato il milione!! 1.038.000 pesos (415 euro)
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CONSEGNA REGALI
Dopo aver tenuto in conto varie opzioni, abbiamo scartato i quartieri troppo pericolosi e quelli …. continua a leggere qui >>
Tanto tempo senza scrivere…. Mi piace sempre ma non riesco a trovare il tempo per farlo. Nei 4 mesi in Italia non ho tempo per il troppo lavoro (lavoro solo 4 mesi però sono mesi molto intensi, spesso anche con 10 ore al giorno di lavoro), quando sono in viaggio non ho tempo perchè… sto viaggiando :-D, e qui a Cali (Colombia), dove vivo gran parte dell’anno, fra le tante attività e impegni vari non riesco ugualmente a trovare tempo libero sufficiente per recuperare l’arretrato da trascrivere sul blog e per scrivere le novità.
Ma… un giorno ci riuscirò, ne sono sicuro!! 🙂
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Operazione regali natalizi per bambini di “favelas” colombiane
Quest’anno con gli amici colombiani di Couchsurfing ripeteremo un’iniziativa che iniziammo l’anno scorso e che, pur se modesta, ebbe un discreto successo: colletta di fondi per comprare regali (assai modesti!) da portare ai bambini che vivono in quartieri poveri e difficili di Cali (3^ città colombiana, con oltre due milioni di abitanti). Quartieri questi, purtroppo, anche molto violenti.
L’anno scorso, a parte versare quote personali, organizzammo alcune feste (le feste in America Latina hanno SEMPRE successo, he he!) con le quali alla fine raccogliemmo pesos sufficienti per comprare circa 200 regali. Tutti regali molto economici, comprati nei grandi mercati popolari, dal costo medio di 3000 pesos (1 euro) ognuno. Ovviamente tutti Made in China, visto che la Cina ormai ha invaso tutto il mondo con prodotti di basso costo (e bassa qualità), sud America compresa.
Alla fine però ci siamo bloccati di fronte alla grossa difficoltà di come entrare in queste “favelas” colombiane. Sono quartieri difficili e pericolosi, dove anche la Polizia ci pensa 2 o 3 volte prima di entrarci. Ed entrare con dei sacchi pieni di doni, pur se economici, non è facile nè per uno straniero, nè per i colombiani stessi. C’è il rischio, nella migliore delle ipotesi, di venire subito derubati!
Allora ci siamo dirottati in un paesino sulle montagne a circa 3 ore di distanza dalla città. Un povero paesino rurale, con bambini che fecero salti di gioia e lunghe file per assicurarsi il loro piccolo regalino, ma che comunque vivevano in condizioni migliori di quelle dei quartieri degradati della città. La maggior povertà, anche in Colombia, si ha nelle periferie delle grandi metropoli, mentre nelle campagne e nei piccoli paesi si vive meglio, con i campi coltivati che permettono di mangiare sempre qualcosa.
Quest’anno ripetiamo l’evento, iniziando ora con la raccolta di fondi per poi acquistare i regali e consegnarli ai bambini pochi giorni prima di Natale.
“Dobbiamo essere felici ogni giorno per ciò di veramente importante che abbiamo (la vita, la salute) e che spesso scordiamo, piuttosto che ricercare felicità effimere in altri aspetti della nostra vita (per esempio beni materiali) che invece sono solo temporanei e ci causano solo stress”. Sciamano Maya, cerimonia del fuoco, Cali (Colombia), 04.01.2010, 4:30 am. Cerimonia del fuoco per la salute e la guarigione di un nostro amico inglese, Daniel Eley, che per un tuffo in un fiume pochi giorni fa, ora rischia di essere quadriplegico. In questo momento lo stanno operando.