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Lug232008 (Continua dal precedente post)
5) La bellezza secondo i cinesi (e altre dimensioni…)
Nei migliori negozi di abbigliamento, dai parrucchieri, nei cartelloni pubblicitari in strada, i modelli che reclamizzano i prodotti sono spesso persone occidentali, anche quando si pubblicizzano prodotti cinesi. Da noi in occidente spesso si utilizzano belle modelle asiatiche, qui la bellezza di riferimento è quella occidentale. Oltre agli occhi più grandi, viene visto con molta ammirazione anche, sembrerà strano, il naso più grande di noi occidentali. A noi piace il naso piccolino o all’insù? Qui ce l’hanno quasi tutti così, per cui piace di più il naso grande (noi occidentali, e gli italiani in particolare, ce l’abbiamo più grande degli asiatici, ma anche dei sudamericani – proprio in quest’ultimo continente me l’avevano fatto notare).
Insomma, come al solito piace ciò che è diverso. Il diverso è bello, non bisogna averne paura.
E a proposito di dimensioni, oltre al naso, agli occhi, alla statura, alla corporatura degli asiatici, c’è un’altra dimensione che li differenzia da noi occidentali….
(SEZIONE VIETATA AI MINORI !)
Non sarà importante, ma ho riscontrato vero un altro luogo comune sugli asiatici, riguardo alcune dimensioni… ehm… …. continua a leggere qui >>
Lug232008 Come già accaduto per il Brasile, mi sono avanzati nell’agenda vari appunti su quel poco di Cina che ho visitato, “ritagli” di vita quotidiana cinese e di alcuni fatti curiosi.
Eccoli qui allora, divisi in due post.
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1) La “R”
Come ho scritto in questo link a proposito della complessità della lingua cinese, i cinesi avranno pure 56.000 caratteri diversi (e suoni), ma la “R” non ce l’hanno, e non riescono a pronunciarla neanche se si impegnano.
Come in sud America, anche in Asia il mio nome non è facile da pronunciare e ricordare. Ecco perché da noi, nei fumetti e nei film, quando c’è un personaggio cinese questo pronuncia una “L” al posto della “R” (per esempio “buonasela signole”). Perché anche nella realtà fanno così! 🙂
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2) Le partenze difficili
In Cina mi sta capitando qualcosa che prima d’ora mi era capitata solo in Brasile, dove addirittura era diventata una regola fissa: le partenze difficili! 🙂 . Ogni volta che decido di lasciare un luogo, puntualmente capita qualcosa che mi fa rimandare la partenza. Solo ad Hong Kong è capitato diverse volte (tanto che invece di una settimana ci son rimasto un mese) e ora qui a Wuzhou ogni sera che vado al mio solito pub conosco qualcuno che mi propone qualcosa da fare il giorno dopo, e così la partenza si rinvia continuamente. Finché prendo la decisione di partire il fine settimana, di domenica.
Sabato sera quindi saluto tutti al pub, ci scambiamo le mail, poi domenica pago l’hotel e mi resta ora solo da ritirare un po’ di roba dalla lavanderia, preparare lo zaino e partire. Lavanderia la cui ricerca, il giorno prima, ha costituito una delle “fatiche linguistiche” maggiori finora. Io infatti, per strada, provavo a fare domande ai passanti mimando il lavaggio della maglietta che avevo indosso, ma non tutti capivano. Alla fine ho superato l’ostacolo portandomi appresso la busta di una lavanderia di Hong Kong, dove c’era scritto “lavanderia” in cantonese (il cinese di Hong Kong).
Bene, vado a ritirare il mio bustone ma non è pronto, c’è da aspettare. Ok, tanto fretta non ne ho, come sempre partirò quando son pronto, senza orari.
I “lavandai” mi offrono gentilmente uno dei loro (tipici) mini-sgabelli e mi siedo ad aspettare.
Passa una ragazza cinese, mi vede e …. continua a leggere qui >>
Lug172008 Volete fare pratica di mimo? Andate in Cina.
Volete provare la sensazione di essere sordomuti? Andate in Cina.
Nella mia permanenza cinese ho alternato momenti di divertimento, nei vari tentativi di comunicazione, a momenti a volte anche pesanti, stancanti. Era piacevole notare la disponibilità delle persone nel cercare di farsi capire, le quali mi ripetevano lentamente le loro frasi (sempre in cinese però) e talvolta me le scrivevano in un pezzo di carta (ma ancora in cinese!! : -) ). Tentativi che però erano assolutamente inutili. E quando si trattava di dover mangiare, ma anche di avere semplici informazioni, talvolta la pazienza veniva messa a dura prova.
Dopo la prima notte in Cina, la mattina squilla in camera il telefono interno dell’hotel (e mi sveglia!!). Rispondo:
– “Yes?”
– “Aouiouuaieouuh?”
– “What?” (Cosa?)
– “Aiououieauouu?”
– “I don’t speak chinese” (Non parlo cinese)
– “Iuoieauououaa?”….
Grunt, lascio perdere, saluto e chiudo. Più tardi scopro che volevano una caparra per il giorno successivo (avevo pagato solo la prima notte).
Sappiate perciò che di qualunque argomento un cinese vi parli (cibo, trasporti, clima, politica, donne, siccità nella Sardegna del Sud, etc), voi capirete solo sempre quello che vi ho appena scritto (“aouiouuaeaoo”). Così mi è capitato di perdere tanto tempo in un ristorante per cercare di spiegare che volevo un semplice (e qui molto comune) piatto di spaghetti di riso con frutti di mare, e alla fine, come sempre, dover lasciar perdere e mangiare quello che c’era. Una sera in un altro ristorante, dove non avevano menù e si ordinava a voce, ho visto in un carrello carne di maiale arrosto (evviva, porceddu!!) e l’ho ordinato contento, ma poi ho scoperto che si trattava solo delle zampe tagliate a pezzi (solo ossa e cotenna). “Ok, mangio domani”, ho concluso. Ordinaria routine di ordinarie incomprensioni.
Dopo 2 giorni ho cambiato l’hotel per uno più economico. Il bello del primo era che, costo a parte, aveva internet e addirittura computer in stanza. In teoria. In pratica invece internet non funzionava (non accettava la password dell’hotel). Problema che ho così provato a risolvere.
Scendo in reception e spiego il problema (ok, più o meno, tutto con la mimica), la cinesina telefona al tecnico e poi mi passa la cornetta.
– Tecnico (in inglese): “Dovrebbe provare a cambiare stanza”
– Io: “Ma no …. continua a leggere qui >>
Lug12008 Dopo Hong Kong, niente più voli fino a quando non arriverò a Bangkok. Tutto via terra.
Ora mi avvio verso il sud della Cina per poi passare in Vietnam, Laos, Thailandia e Birmania. Ma quella che credo sarà la parte più difficile di tutto questo viaggio di un anno viene proprio ora. In Cina, se si escludono poche grandi città, nessuno parla inglese. Anche in sud America quasi nessuno parla inglese, ma le lingue latine sono più comprensibili anche a chi non le conosce. Qui invece la possibilità di comunicazione è assolutamente zero.
Ilan, l’amico israeliano, tornato da poco da un lungo viaggio in Cina, mi consiglia vivamente di portarmi una guida Lonely Planet, o per lo meno una guida linguistica. E pochi giorni prima di partire riesco proprio a trovarne una in un’internet cafè e a fotocopiarmi alcuni capitoli. In seguito mi sarà utilissima per il semplice fatto che i nomi dei luoghi, vie, hotel, templi etc sono scritti anche in cinese. Indicare con il dito la scritta (inutile qualsiasi tentativo di pronuncia) è l’unico modo per essere capiti.
Per rendere meglio l’idea sulla comunicazione possibile, è il caso di fare qualche breve cenno sulla lingua cinese.
Il mandarino (il dialetto più diffuso in Cina e la lingua più parlata al mondo!) è costituito da ben… 56.000 caratteri!! Ok, la maggior parte sono desueti, poco usati, ma si è calcolato che un cinese medio di buona cultura ne conosce almeno 6000-8000. Uff, ancora troppi, sfoltiamo.
Per leggere un giornale bisogna conoscerne 2000-3000, ma per capirne almeno il concetto ne bastano 1500.
E come si fa ad impararne 1500???
In italiano, lingua non facile fra le latine (per grammatica e irregolarità) nonché molto vasta e ricca di vocaboli, facciamo tutto con soli 21 caratteri!
Come se ciò non bastasse, c’è un’altra enorme complicanza. Il cinese è, così come il giapponese, coreano, tailandese etc, una lingua “tonale”, dove cioè i diversi toni che si danno alla stessa parola o vocale cambiano completamente il significato della stessa. Classico l’esempio della breve parola cinese “ma” nella quale, cambiando solo il tono della “a” (4 diversi toni in mandarino, addirittura 6-7 ad Hong Kong dove si parla cantonese), il significato cambia da “madre” a “cavallo” a “sgridare” a “canapa”. Significati completamente diversi.
Concludendo: non si capisce una cippa! 🙂
Inizio a rendermene conto quando …. continua a leggere qui >>
Giu142008 Guida Hong Kong 2008
Guida veloce su come arrivare e permanere ad Hong Kong (di seguito citata “HK”) senza farsi dissanguare, visti i prezzi più alti di gran parte degli altri paesi asiatici (sempre comunque più bassi di quelli italiani!).
Questa è la versione aggiornata, al 2008, dell’analoga “Trip Guida Hong Kong 2007”, da me scritta l’anno scorso sulla rivista online di viaggi “TripMagazine”.
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Hong Kong, da 11 anni diventata “Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong della Repubblica Popolare Cinese” (non più quindi sotto controllo britannico come nei precedenti 99 anni), fa parte integrante della Cina a tutti gli effetti, tranne quello amministrativo in cui ha completa autonomia e, non di poca importanza in quel paese, gode anche di una buona libertà di stampa.
E’ costituita principalmente dall’isola omonima (Hong Kong) e dalle zone di Kowloon e New Territories (attaccate alla terraferma). Seguono oltre 200 isole. Guida Hong Kong
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VISTO D’INGRESSO
Uno dei pregi dell’autonomia di HK è, per noi, che non abbiamo bisogno del visto d’ingresso (come invece necessario per la “mainland” Cina) e all’arrivo ci viene concesso un permesso di soggiorno di 90 giorni (per turismo).
MONETA
1 euro equivale a 12 Hong Kong Dollars, quindi tutti i calcoli dei prezzi saranno per noi italiani abbastanza semplici (dividiamo per 10 la cifra in dollari e togliamo ancora qualcosa). In quanto grande e modernissima città d’affari, ci sono tantissimi ATM dappertutto, per cui venite pure senza contanti e prelevate dagli ATM anche con il bancomat (Cirrus-Maestro).
CLIMA
L’estate di HK corrisponde alla nostra italiana (luglio-settembre), ma è moooolto più calda e afosa. 25-35° C. di media con 80-90% di umidità, equivalgono ad un caldo quasi insopportabile. E’ consigliabile andarci nel periodo invernale (Ottobre-Marzo, 15-25° C) per poter girare per le strade più comodamente. D’altronde c’è da sottolineare il fatto che l’aria condizionata è presente praticamente in ogni locale chiuso, compresa la metropolitana e i suoi innumerevoli e lunghi sottopassaggi.
L’ARRIVO A HK
AEREO
Importantissimo scalo aeroportuale asiatico, quasi sempre ci si arriva in aereo.
Dall’aeroporto al nostro alloggio ci sono 3 principali vie di collegamento.
1) La più economica, ma comunque semplicissima, è l’autobus cittadino.
Uscire dall’aeroporto e dirigersi verso la fermata degli autobus (è molto grande, uscendo verso destra). Andare prima alla biglietteria li vicino ed acquistare il biglietto (dentro il bus non si può acquistare). Poi avviarsi alla fermata dell’autobus “A21, Airport Shuttle”.
Servizio attivo dalle 05:30 alle 24:00, un bus ogni 10 minuti, 40 minuti di viaggio, costo 33 HK$. Scendere poi alla fermata n° 13 (c’è un display luminoso dentro l’autobus che indica il numero di ogni fermata). Scenderete nella grande e centrale Nathan Road, vicino alla Citibank, nei pressi dell’alloggio. Dirigersi al n° 58 di Nathan Road, verso il grande edificio denominato “MIRADOR MANSION” (è vicino, basta seguire i numeri civici o chiedere in giro, è molto conosciuto).
2) Airport Express (treno).
Lo sconsiglio perché, oltre a costare di più, anziché portarvi direttamente a destinazione dovrete scendere ad una fermata intermedia e prendere un altro autobus (gratis). Quindi anche se teoricamente ci dovrebbe mettere solo 25 minuti ad arrivare in centro, con il cambio di autobus e l’ulteriore viaggio alla fine ci si mette lo stesso tempo (o anche di più) del precedente autobus normale.
Servizio attivo dalle 05:50 alla 1:15, un treno ogni 12 minuti, 25 minuti di viaggio, costo 100 HK$ se si scende a Central, 90 HK$ se scendete a Kowloon, la zona dove c’è l’hotel che vi consiglio.
Scendere alla Kowloon Station e salire sull’airport shuttle bus K3 (gratis). Da quest’ultimo bus scenderete all’Holiday Inn Hotel e da lì siete sul retro dell’edificio Mirador Mansion. Arrivare quindi fino a Nathan Road n° 58, appena dietro l’angolo.
3) Taxi
Servizio attivo 24 ore, in taxi ci vogliono circa 30 minuti per un costo di circa 300 HK$. Farsi portare al Mirador Mansion, Nathan Road 58, Tsim Sha Tsui.
TRENO
Sia che arriviate da Shenzhen, Pechino o Shanghai, scendere all’ultima stazione di HK, East Tsim Sha Tsui (uscita M2). Da lì ci saranno un paio di centinaia di metri a piedi per Nathan Road n° 58 (una decina di minuti di cammino).
DA UN ALTRO POSTO QUALSIASI DELLA CITTA’
Se per non so quale strano motivo vi siete persi nel mezzo della città, o non avete resistito alla frenesia di fare shopping ancora con lo zainone nelle spalle, prendete la metropolitana (MTR) e scendete alla Tsim Sha Tsui Station (linea rossa), uscita D1. Il Mirador Mansion è alla vostra destra.
ALLOGGIO
Il Mirador Mansion, dove siete arrivati, è un edificio di 15 piani dove, dal 4 piano in su, ad ogni piano ci sono in media 3 o 4 piccole guest house, hotel o ostelli. Avrete quindi l’imbarazzo della scelta! Io ne ho visitato 5 o 6, per cui ve ne consiglio alcuni.
Se preferite la sicurezza di poter prenotare prima di partire (non ce n’è bisogno perché, come ho appena scritto, ci saranno almeno una trentina o più di alloggi solo in questo palazzo, e a fianco c’è un altro palazzone analogo, il Chungking Mansion, sempre con tante guest house) con siti tipo hostelworld.com :
-USA HOSTEL (13° piano), Tel. (+852) 23112523, fax: (+852) 2368 5241, e-mail kowloonnewhotel@gmail.com, indirizzo: 13F, Mirador Mansion, 58 Nathan Road, Tsim Sha Tsui, Hong Kong.
Costo posto letto in camera mista da 4: 142 HK$, aria condizionata, bagno in comune. Ostello non molto pulito, soprattutto i bagni, ma tutto sommato non male.
Alloggio da me consigliato:
– SANNY HOTEL, 10° piano (stesso palazzo), indirizzo 10F, Mirador Mansion, 58 Nathan Road, Tsim Sha Tsui, Hong Kong. Tel. (+852) 27218283 o (+852) 27218320, fax (+852) 27218283.
Camera singola molto piccola ma con bagno interno, molto pulita, acqua calda, aria condizionata, tv, telefono gratis per chiamate a fissi e cellulari di HK, servizio di internet in camera (con supplemento di 30 HK$ al giorno). C’è una finestra ma è buia, dà su un cortile chiuso.
Costo singola 150 HK$. La doppia costa invece 200 o 250 HK$ a seconda della grandezza. Supplemento per internet (30 HK$), scontato facendo sorrisini e complimenti alla receptionist cinese, e ogni tanto regalandole un cioccolatino e una piccola mancia (il capo però non lo sa).
Altra soluzione
– LILY GARDEN GUEST HOUSE, 5° piano, Mirador Mansion, 58 Nathan Road, Tsim Sha Tsui, Hong Kong. Tel. (+852) 26067778 o Cell. (+852) 98104087, fax (+852) 23664804,
mail info@lilygardenguesthouse.com
All’arrivo rivolgersi al negozio n° 18 al piano terra. Stanze un po’ più spaziose delle precedenti, aria condizionata, tv, bagno interno, acqua calda, finestra verso la strada. Costo doppia (no singole) 190 HK$. Più vecchia, umida e meno pulita del precedente hotel.
MANGIARE
Ho girato tanti ristorantini nei pressi dell’alloggio, ma alla fine ho decretato il “vincitore”, dove infatti poi andavo quasi ogni giorno. “Vincitore” perché ha un vasto menù (con quindi molta scelta) scritto anche in inglese (pur se con molti errori 🙂 ) e con diverse foto, poi la cucina era veramente ottima e i prezzi buoni. E c’è l’aria condizionata!
Il personale parla uno scarsissimo inglese (come peraltro in tutti i ristoranti economici) ma con il menù in inglese si capisce bene tutto.
Il ristorante si chiama CHAN SHING KEE, ma così non lo troverete perché l’insegna è scritta solo in cinese. Allora uscite dal Mirador Mansion, uscita laterale destra, e siete su Carnarvon Road, andate a destra per circa 20 metri e prendete la biforcazione a sinistra (stessa via). L’indirizzo esatto è Carnarvon Road 6H. Ecco una foto dell’entrata:
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Un piatto di riso con verdure, gamberetti, carne, etc costa 26 HK$, non si paga servizio e vi danno tè caldo gratis a volontà. Un piatto di noodles (spaghetti di riso) sempre condito ottimamente con uova, gamberetti, pollo, verdure cotte, salse varie, etc (slurp!) costa 30 HK$. Una bella bistecca di carne con patate fritte e verdure, con in omaggio una ciotola di un’ottima e piccante zuppa calda e un analcolico a scelta, costa 38 HK$.
I ristoranti più eleganti hanno prezzi uguali ai normali ristoranti italiani (pranzo da 150/200 HK$ in su), e i camerieri parlano meglio l’inglese.
Mance: nei ristoranti più cari ve le includono nel conto sotto la voce “servizio” (10-15%), in quelli economici no per cui è a vostra discrezione (apprezzano anche piccole mance).
VISTO PER LA CINA
Nel Mirador Mansion dove alloggiate, quasi ogni hotel offre il servizio “Visa China”, cioè possono andare a richiedere il visto per voi (naturalmente facendosi pagare). Ma se avete un po’ di tempo disponibile, e magari volete conoscere più da vicino la burocrazia cinese, è una cosa semplicissima che potete fare anche voi. Come?
Prendete la metropolitana (MTR) e scendete a “Wan Chai”, appena 2 fermate dopo il vostro hotel. Percorrete un lungo viadotto fino ad arrivare nei pressi della Immigration Tower.
L’indirizzo esatto dove andare è:
“The Ministry of Foreign Affair of the People’s Republic of China in the HKSAR”, 7th floor, Lower Block, China Resources Building, 26 Harbour Road, Wanchai, Hong Kong. Tel. (+852) 3413 2424.
Denominazione lunghissima, l’importante è che andiate in Harbour Road 26, ingresso al piano terra, a fianco al Central Plaza.
Orario di apertura: da lunedì a venerdì, 9-12 e 14-17
Bisogna portare il passaporto, una foto formato tessera (si può fare anche dentro l’ufficio, ma costa di più – 40 HK$) e… qualcosa da leggere, perché ci può volere da 1 a 2 ore di attesa. Si prende il numero e ci si siede ad aspettare. Gli impiegati parlano bene inglese e sono gentili. Vietato fare foto (a chi poi? :-)), è un edificio militare.
Costo: 150 HK$ se non avete fretta e potete aspettare il tempo massimo, 4 giorni lavorativi. Oppure si possono aggiungere altri 250 HK$ e il rilascio avviene in meno tempo, anche lo stesso giorno. I cittadini americani pagheranno 1000 HK$ in più (mi sembra giusto! :-)).
Dopo il rilascio, avete 3 mesi di tempo per entrare in Cina e 30 giorni di permesso di soggiorno dopo l’ingresso (visto per turismo). Ci sono tuttavia anche visti d’ingresso di diversa durata (e costo) e multipli (più di un ingresso/uscita).
COSA VEDERE A HK
Tutte le guide di viaggio riportano come attrazione n° 1 di HK “The Peak”, un mega palazzone posto in cima ad una collina dal quale ammirare il panorama della città, sia in versione diurna che notturna. Ci si arriva con un antico tram che risale le ripidissime pendici del colle.
Bisogna fare una fila di un’ora abbondante per salire sul tram, poi su la fila nella terrazza per poter scattare qualche foto dal bordo, poi un’altra ora di fila per riprendere il tram per tornare indietro. Quindi ci vogliono almeno 3 ore, questo però se non vi fermate qui e là nei 5 piani di shopping center (percorso obbligato!) che bisogna attraversare per arrivare al terrazzo in cima al palazzo.
Più veloce invece assistere, ogni sera di ogni giorno dell’anno alle 20:00, alla “Symphony of lights”, uno spettacolo di luci fra i grattacieli più alti della città. Il punto di osservazione migliore è a metà fra l’Avenue of Stars e l’HK Cultural Centre, entrambi all’inizio di Nathan Road, quindi a 10 minuti di cammino dal vostro alloggio (e tutto in fresco sottopassaggio!). Spesso il sabato aggiungono anche i fuochi artificiali, sempre sincronizzati con la musica. Spettacolari!
Altre attrazioni: Giant Buddha (la statua di Buddha seduto, all’aperto, in bronzo, più grande del mondo) a Lantau Island, diversi ottimi musei, templi, Disneyland per i più piccoli, shopping centre per i più grandi, il notturno Temple Street Night Market, etc. Dappertutto (se non avete una guida di viaggio) troverete brochure con elencato tutto ciò che si può visitare ad HK.
SHOPPING
Ad HK molti prodotti sono convenienti da acquistare anche perché non si paga l’IVA sugli acquisti, ma non pensiate che vi regalino la roba (nel senso che i prezzi non sono eccessivamente bassi). Articoli particolarmente convenienti: vestiario, profumi, elettronica in generale, orologi.
VITA NOTTURNA
Qui si incontra una nota dolente in quanto i costi della vita notturna equivalgono e superano quelli italiani. Cocktails, cene in locali particolari o con musica dal vivo e ingressi in locali da ballo non sono economici a HK.
La maggior parte della vita notturna si raccoglie in due grandi “ghetti”, il Lan Kwai Fong (scendere alla fermata “Central” della MTR) e “Soho” (non molto lontano). Qui è tutto un susseguirsi di bar, pubs, discoteche aperte tutta la notte di ogni giorno della settimana. L’unico “difetto” è il fatto che questi quartieri sono frequentati in maggior parte da turisti stranieri, i cinesi presenti qui sono pochi.
CONCLUSIONI
HK è una città decisamente interessante, un ottimo incontro fra cultura orientale e usanze tipiche di una moderna città occidentale. Popolo estremamente educato (frutto dell’educazione “inglese”, infatti si differenziano molto dai cinesi della “Mainland China”) e socievole, l’unico motivo che vi spingerà ad andare via saranno i suoi costi più alti di gran parte dei vicini paesi asiatici, oppure la scadenza del vostro biglietto aereo.
Buona Hong Kong a tutti! 😀
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Mag242008 COSTI HONG KONG (2007)
(1 € = 10 HK$)
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ALLOGGI
SANNY HOTEL (10°piano Mirador Mansion, indirizzo nel prossimo post)
Camera singola, molto piccola ma con bagno interno, molto pulita, acqua calda, aria condizionata, tv, telefono gratis per chiamate a fissi e cellulari a HK, servizio di internet in camera (con supplemento di 30 HK$ al giorno). C’è una finestra ma è buia, dà su un cortile chiuso.
Costo singola 150 HK$, trattabili a 140 se si rimane oltre 3 gg. La doppia costa invece 200 o 250 HK$ a seconda della grandezza. Supplemento per internet (30 HK$) scontato facendo sorrisini e complimenti alla receptionist cinese, e ogni tanto regalandole un cioccolatino e una piccola mancia (il capo però non lo sa – e comunque era carina).
LILY GARDEN GUEST HOUSE (5° piano Mirador Mansion)
Stanze un po’ più spaziose delle precedenti, aria condizionata, tv, bagno interno, acqua calda, finestra luminosa. Costo doppia (no singole) 150 HK$. Più vecchia, umida e meno pulita del precedente hotel.
USA HOTEL (13° piano Mirador Mansion)
Posto letto in camera mista (dormitorio) da 4: 142 HK$, con aria condizionata, tv, bagno in comune. Ostello non molto pulito, soprattutto i bagni, ma tutto sommato non male.
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PASTI – BEVANDE
Pranzo: da 20 HK$ (ristorante economico) a 60 HK$ (ristorante medio)
Esempi:
- Piatto di spaghetti di riso con gamberetti, uova, carne, verdure varie cotte, curry (vedi foto qui), 32 HK$;
- Spaghetti di riso in brodo con verdure e carne, 20 HK$;
- Piattone di riso con carne, 26 HK$;
- Bistecca bovina con patate fritte e verdure cotte, servita con fette di pan carrè imburrate, zuppa calda piccante (buona!) di verdure e bevanda analcolica (vedi foto qui), 42 HK$.
Bibita (supermarket): 10 HK$
Lattina Heineken (supermarket): 8 HK$
Qualsiasi bibita in un pub del centro: cara!! (dai 50 HK$ in su)
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MEZZI DI TRASPORTO
Metro (MTR): costi a seconda del tragitto, da 4 HK$ a 12 o più.
Taxi: abbastanza economici. Esempio, da Central a Kowloon, 70 HK$.
Da aeroporto al centro città: vedi prossimo post (guida di Hong Kong).
Treno da Hong Kong a Guangzhou (Canton): 190 HK$.
Traghetto veloce da Hong Kong a Guangzhou (Canton): da 145 a 160 HK$.
Traghetto veloce per Macao: da 150 a 180 HK$.
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VARIE
Internet: 10 HK$ / 1 ora
Ingresso museo scienze: 25 HK$;
Ingresso museo arte: 10 HK$;
Ingresso Wetland Park: 30 HK$.
Lavanderia: 3 kg di roba, 30 HK$.
Spedizione pacchi postali per l’Italia:
- 5 kg: via terra 202 HK$, via aerea 392 HK$;
- 10 kg: via terra 261 HK$, via aerea 672 HK$;
Vedere anche il sito ufficiale delle poste www.hongkongpost.com
Rilascio Visa per Cina (Ufficio immigrazione): 150 HK$ con rilascio dopo 4 giorni lavorativi; 400 HK$ con rilascio in un giorno.
Ciao!
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