Ecco una prima serie di foto, 100 esatte, tutte di Santiago de Cuba.
Segue un piccolo video (meno di 2 minuti), con alcune riprese fatte in una affollata (di giovani) spiaggia e nella Casa De La Trova di Santiago. Non è granchè, ma è l’unico video che ho fatto a Cuba (sempre mi dimentico di fare riprese).
Del lungo spostamento da Ubud verso le isole Gili, un’intera giornata, ricordo in particolare le due orette intorno al tramonto. Non la mattina, passata in un piccolo autobus con sedili “a norma” asiatica (quindi di dimensioni ridotte, taglia “S”) e passeggeri “a norma” occidentale (quindi di taglia L o XL). Leggasi: stipati come sardine! Non il lungo pomeriggio nel traghetto “intercontinentale” (poi spiego perché) per raggiungere Lombok, passato a dormicchiare dentro la barca mentre la maggior parte degli altri passeggeri, in particolare quelli di sesso femminile, si abbrustolivano nella terrazza in alto, sotto il cocente sole tropicale (non capirò mai questo auto-sadomasochismo).
Rimarrà invece per me memorabile quando, appena il sole era abbastanza basso da non dare più fastidio, sono uscito fuori dalla mia buia tana e mi sono appollaiato in una panchina su un lato della barca, lo stesso lato in cui c’era un sole che aveva già iniziato la variazione cromatica dal giallo = caldo terribile = fastidio, al rosso = tepore piacevole = riflessioni varie. Dei 5 sensi che abbiamo, se si riesce a raggiungere il top su almeno 2 nello stesso momento, si sta divinamente. E così, con il mio piccolo lettore mp3 ho cliccato “play” sulla mia musica preferita proprioi mentre la natura aveva già cliccato “play” sul film che mi avrebbe tenuto 2 ore incollato alla panchina. Se la vista del mare, con la sua immensità e colore, è già di per se piacevole in ogni momento, abbinata ai colori del tramonto lo diventa ancor di più. 🙂
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Tramonto sulla linea di Wallace
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In tarda serata, quando ormai è già buio, arrivo così in Oceania. Già, perché il canale di mare fra Bali e Lombok, la cosiddetta “linea di Wallace”, segna il confine geografico e biologico fra Asia e Oceania. Ma niente paura, non sto tornando in Australia. Trascorro invece una settimana fra le isole Gili, vicine alla più grande isola indonesiana di Lombok: Gili Trawangan, più turistica e dotata di tanti hotel, ristoranti, bar e negozietti, e Gili Meno, più piccola e selvaggia, solo natura e pochi hotel/ristoranti, zero vita notturna, silenzio e solo rumore delle onde. Niente asfalto in tutte e due, solo strade di sabbia o terra (si può girare scalzi!). Entrambe dotate di spiagge stupende e bianchissime, in quanto c’è la barriera corallina vicina, con l’acqua del mare che qui, udite udite, raggiunge la trasparenza del mare sardo.
E come si misura?
Ecco un semplice “test di misurazione trasparenza acqua marina”. Entrate in acqua fino …. continua a leggere qui >>
Non si può chiudere il capitolo “Rio” senza citare le sue più famose attrazioni.
In primis il Corcovado, la collina in cima alla quale sorge l’imponente statua del Cristo. Le guide di viaggio asseriscono che la vista della città di Rio sia la più bella del mondo (seguita da San Francisco), e il posto migliore per constatarlo è proprio la cima del Corcovado. Tantissima gente presente, tanto che spesso bisogna fare i turni per fare le foto, ma poi quando si arriva al bordo del terrazzo si viene assolutamente ripagati. Da destra a sinistra lo sguardo passa dalla spiaggia di Ipanema a quella di Copacabana, a Botafogo, poi c’è il Pan di Zucchero, poi si vedono le tante favelas abbarbicate sulle ripide colline fino, all’estrema sinistra, il mitico stadio Maracanà, il più grande del mondo.
Rio De Janeiro, vista dal Corcovado
Seconda attrattiva in ordine di importanza è il Pan di Zucchero, anche se non si raggiunge qui lo spettacolo del Corcovado. In compenso però c’era uno spettacolo di ragazza brasiliana, praticamente perfetta, che ho provato a fotografare quando il suo ragazzo si girava, senza riuscirci però abbastanza da vicino.
Pan di zucchero
Da citare poi il museo di arte contemporanea a Niteroi, cittadina contigua collegata con un lungo ponte, da apprezzare più per la sua architettura esterna (progettato da Oscar Niemeyer, architetto che disegnò Brasilia) che per le esposizioni interne (dei dell’antica Grecia).
Museo arte contemporanea
Ma il vero spettacolo di Rio, ciò che da solo vale tutto un viaggio nella città carioca, è …. continua a leggere qui >>
Ecco due piccoli filmati delle cascate di Iguazu, ripresi con la macchina fotografica (e quindi di qualità non eccelsa): il primo non è della cascata principale, ma è uscito meglio. Nel secondo il sole è troppo forte e il filmato è uscito sovraesposto. Si vede comunque l’inizio della “Garganta Del Diablo”.
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Dopo 20 giorni in terra argentina, il 5 dicembre lascio il paese ed entro in Brasile. Attraverso così il confine fra la carne ed il pesce, il tango e la samba, un paese troppo “europeo” per i miei gusti e la vera america latina. Tutto sommato l’Argentina era più o meno come me l’aspettavo, anche se comunque ci son stato bene e ci ritornerei volentieri.
Una curiosità (piacevole) da ricordare: il saluto argentino quando ci si incontra o ci si presenta, con un bacio guancia/guancia (a sinistra, non a destra come da noi!) dato a tutti, anche a sconosciuti. Indimenticabile anche il gradimento generale che si avverte quando gli argentini vengono a sapere che stanno parlando con un italiano, seguito subito dopo dall’elencazione dei parenti/familiari/conoscenti che erano/sono italiani (di solito il nonno o il bisnonno, ma a volte anche zii o cugini). Un tassista addirittura si è quasi commosso quando ha saputo che ero sardo, perché aveva parenti in Sardegna e desiderava tanto andarci.
Ed ora una carrellata di dati, prezzi e contatti vari.
COSTI ARGENTINA (2006)
1 Euro = 4 Pesos (AR$)
ALLOGGI
Buenos Aires: Tango City hotel Inn (San Telmo), 25 ar$ (per i soci H.I.)
Rosario: La Casona De Don Jaime, 20 ar$ (HI)
Puerto De Iguazù: Hotel Inn Iguazù Falls, 23 ar$ (HI)
PASTI
Pranzo a base di carne, patate, insalata, vino, a volte anche riso bianco, dai 12 ai 25 ar$ circa
Pizza al piatto + bottiglia di birra: 10-12 ar$
Hamburger 2 ar$
SPOSTAMENTI
Taxi in città: 10-20 ar$ per tragitti medio-lunghi