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Mag102007

(SAO LUIS/2) Il maltese e la filosofia latino-americana

Un giorno a Sao Luis conosco in un autobus un ragazzo maltese (non era corto, però… ok, questa era fredda!). Si parla del viaggio, solite cose e poi ci si saluta. Il giorno dopo lo rincontro per caso in un ristorante e mangiamo insieme. E quindi parliamo più profondamente.
Ingegnere, sui 30 anni o poco più, a Malta aveva un ottimo lavoro, sicuro e ben pagato. Si era quindi comprato la casa e aveva anche la ragazza già da un po’, rapporto stabile. Un giorno in ufficio si è fermato ad osservare il salvaschermo del suo pc (un paesaggio tropicale) e ha detto:”Ma che ci faccio qui?”. In pochi giorni ha lasciato tutto (lavoro, casa e donna) ed è partito per un lungo viaggio in America Latina, con data di rientro “aperta”. E come lui ne ho incontrato anche altri in questo viaggio, anche un italiano pochi giorni fa sul Rio delle Amazzoni. Come può succedere questo?
A volte son più le certezze che spaventano rispetto alle incertezze. Il sapere già cosa si farà i successivi 10-20 anni rispetto al non sapere cosa fare o dove andare il giorno dopo. La vita è una sola, non si può rovinarla, a parer mio, pianificando sempre tutto, togliendole il gusto dell’imprevisto, dell’ignoto. Togliendole il sale. E’ come mangiare una bistecca senza sale. Certo c’è a chi piace così, senza sale, giustissimo. Ma a me la carne è sempre piaciuta con molto sale, mia madre lo sa bene. Magari non come in Brasile, che di sale nella carne ce n’è sempre troppo e, pensando bene alla metafora, a volte ce n’è troppo anche nella vita reale. Ma qui va bene così, molto sale nella carne, molto sale nella vita. Per pensare a domani c’è tempo. Per ora pensiamo all’oggi.

Questo è uno dei cardini della filosofia latino-americana, esattamente l’opposto di ciò che si pensa dalle nostre parti. Il mutuo, la casa, lavorare tanti anni per avere una buona pensione domani, tutte cose da fare in gioventù per poi, un lontano giorno, arrivare alla terza età e godersi i frutti, quando però la giovinezza è ormai sfiorita. Non è forse meglio fare esattamente il contrario, godersi prima di tutto la vita e poi pensare a tutto il resto?
Ecco, ora vi do i compiti per casa. Riflettete su queste righe nel prossimo week-end, poi datemi qualche risposta. Anzi, ora ci faccio un sondaggio in proposito, qui a destra.
Ciao!

28 comments to (SAO LUIS/2) Il maltese e la filosofia latino-americana

  • Timba78

    Ciao Pietro! Son rimasta a lungo sul tuo sondaggio e non son riuscita a rispondere… proposto così sembra naturale rispondere “godersi la vita ora”… ma forse le tue opzioni sono troppo estreme… una via di mezzo? Godersi la vita con un occhio al futuro?

  • gian mario

    i latini ke nn erano tonti dicevano:carpe diem!e poi ke ne sappiamo di domani? la vita è così effimera e imprevedibile.

  • X Timba.
    No, il punto è proprio questo: se pensi al futuro inevitabilmente lascerai per strada tutte quelle altre cose che ti piacerebbe fare ma che rinvii sempre “aspettando tempi migliori”. Se pensi al futuro prima o poi ti comprerai una casa e allora via a 30 anni di mutuo, con conseguente impossibilitá di soddisfare tutti quei sogni che da tanto hai nel cassetto.
    Se così non fosse allora perchè in tanti mi scrivono mail del tipo “… beato te che puoi viaggiare così, a me piacerebbe tanto ma non posso… ” ?
    Poi, chiaramente, ognuno sceglie la sua vita.
    😉
    Ecco, ora anch´io ho un sogno nel cassetto: non ballo salsa da 6 mesi!! Ma ho già adocchiato qualche localino appena arrivo a Sydney! 😀
    Ciao!

  • Cristina

    Ciao Pietro!Questo post è davvero bello,complimenti!Io ho cominciato a ragionarci seriamente quest’anno…Ho cominciato a togliermi gli sfizi che volevo(viaggi) senza starci troppo a ragionare su…Ho 29 anni e ho valutato l’idea di prendermi un mutuo per comprarmi una casa, ma l’idea di vivere per i prossimi 25/30 anni con una rata fissa mensile che mi impedisca di viaggiare e imparare dalla vita (perchè secondo me il viaggio è un arricchimento continuo), mi sta facendo quasi rinunciare ad accontentarmi di vivere una vita nella mia casa ma di sacrifici…Concordo pienamente che godersi i frutti quando si è in pensione è comunque riduttivo e ti ammiro molto, perchè credo che questo tuo viaggio di un anno(?) in giro per il mondo,valga una vita intera in un posto fisso e gli insegnamenti che ne stai traendo valgono centinaia di libri…buon viaggio!

  • Anonimo

    Pedro…NON MOLLARE!La paensione?E chi c’e’ lo dice che tra 30/40 anni avremo una pensione!E chi ce lo dice che saremo ancora vivi!Secondo me il tutto dipende da persona a persona..Chi viaggia spesso, tranquilli che non si stanchera’ mai, ed entrando a contatto con tantissime culture differenti(molte delle quali sicuramente “sintonizzate sulle stesse cose”), sara’ difficile ritornare a pensare alla casa, il mutuo, il lavoro a vita ecc…Dall’altra parte, chi resta “sedentario”, ad un certo punto si abitua a condurre una determinata esistenza, pensando magari che sia quella giusta…Ma questa secondo me e’ solo un illusione, da parte di chi non e’ riuscita a vedere cosa il mondo”realmente”puo’ offrire..Io di una cosa son sicuro..Viaggiare apre la mente ed una volta che lo si inizia a fare seriamente(non parlo delle 2 settimane di ferie ad agosto), si entra come in un nuovo mondo dove il cervello non smette piu’ di viaggiare, anche quando il corpo resta fermo in un posto–Allora

  • Anonimo

    Continuo il messaggio qui sopra::::Allora la tua voglia di scoprire, non si plachera’ piu’, e se per molti l’obiettivo del lavoro stabile, la bella casa,l’auto e la famiglia, rappresentera’ il sogno di una vita, per altri rappresentera’ solo un INCUBO(io mi schiero tra quest’ultimi)..In buona sostanza il consiglio che do a chi non ancora si e’ “inguaiato” nella vita media è:Viaggiate, non vi fermate e sopratutto non ci pensate!!

  • silvio da arcore

    assolutamente il pensiero della pensione…e se non ho soldi per curarmi la prostata pigra a 87 anni ?? e se i tre neuroni che ho litigano tra loro chi mi paga il giudice di pace???
    e chi mi pagherà la baby sitter che il bambino che è in noi quabndo si ripresenta 93 anni??no no no no no meglio mettere da parte adesso…cioè bho a 91 anni mica la badante mi baderà per niente….viaggi intorno al mondo????? si vede che ne hai di soldi!!!! no no no no no no bho!!cioè bho!!cioè basta con questi discorsi…

  • -> Gian Mario
    Si Gian Mario, in effetti basta solo quello che dici tu: che ne sappiamo di domani? Un mio parente ha lavorato tutta la vita, facendo anche 3 lavori contemporaneamente, e poi dopo un anno di pensione è morto di tumore!
    Meglio pensarci prima, magari facendo anche gli scongiuri! ; - )

    –> Cristina
    Grazie Cristina, e mi raccomando non chiedere il mutuo! E poi vuoi mettere il piacere di cambiare ogni tanto la casa in affitto, cambiare vicinato, cambiare le solite quattro mura, cambiare la strada per rientrare a casa?
    No, meglio affittare la casa ed essere anche più liberi di mollarla da un giorno all’altro, magari anche per andarsene un po’… in viaggio. : - ) Ciao!

  • –> Anonimo
    Son d’accordo su tutto. Anche sul fatto che chi è “sedentario” spesso è contento di esserlo. Certo ognuno è libero di scegliere la sua vita come meglio crede, ma il più delle volte è contento solo perchè non conosce cosa ci può essere di diverso. Chi ci prova anche solo per poche volte non ha più le stesse certezze. Ciao, grazie.

    –> Silvio da Arcore
    In effetti hai ragione, bisogna pensare anche alla (bella) badante! : - D
    Ciao!

  • gian mario

    è proprio vero:la vita è una sola e va goduta giorno x giorno ! meditate gente !!!

  • Anonimo

    Non serve arrampicare su mille pareti diverse per apprendere, se si ha voglia di imparare e la curiosità di conoscere si possono trovare mille vie su una sola roccia.

  • Si, Anonimo, è vero, ma son sempre 1000 vie della stessa roccia. Se non cambi mai roccia non saprai mai se anche le altre rocce sono uguali e, se son diverse, cosa hanno di bello da conoscere.
    E comunque, come dico sempre, ognuno è libero di scegliersi “le rocce che vuole”.
    Ciao! ; - )

  • Antonello

    Il problema è proprio questo, si pensa al futuro dimenticandosi di vivere il presente..
    Io vivo il presente, cerco di godere al massimo è devo dire sono felice ho trovato il m io equilibrio…
    Viaggio appena posso è ancora non ho deciso dove vivere il mio futuro..
    Viva la vità e la libertà..

  • Parole sante, Antonello!!

  • massimo

    E’ un pò che non entravo nel tuo sito e ti ritrovo ancora in brasile…. eeee lo so è come una malattia, difficile guarirne…e poi è grande e magico. Nella parte in cui sei ora, dovrei andarci a breve, ci sono vaccinaz obbligatorie? mi dicevano che era d’obbligo la vaccinaz x la febbre gialla è ancora cosi? nel caso solo quella?
    ciao viaggiatore, ciao freeman a presto.
    p.s. quest’inverno la mia colonna sonora era ana carolina…la conosci?

  • Alessandra da Roma

    Beh…non è facile rispondere…bello tutto, la vita i viaggi i sogni…io ho 41 anni e in generale ho sempre pensato al presente, tant’è che non ho un cavolo di niente, lavoro precario, casa in affitto, a dire il vero non mi importa della casa di proprietà ne della macchina grossa, basta che riesca a viaggiare…però comincio a chiedermi seriamente come camperò quando a 60/65 anni non sarò ancora da ospizio ma non avrò più la forza per lavorare…non si tratta di godersi i frutti quando si andrà in pensione, si tratta di riuscire a vivere perlomeno una vecchiaia dignitosa…insomma un occhio al domani ce lo sto mettendo, sia mai riesco a comprare una casetta in Brasile!
    comunque Pietro stai facendo una cosa grande…continua così!!!
    saluti : - ))

  • Daniele

    bello e difficile il sondaggio…io so solo che la mia conquilina ieri mi ha regalato un mega-zaino da….viaggio : - )

  • –> Massimo
    No, obbligatorie non ce ne sono, neanche la profilassi per la malaria mi hanno consigliato di fare, nelle farmacie locali. Al limite fatti quelle di base (tifo, epatite A e magari anche B).
    Per la febbre gialla in Brasile non ho mai sentito di posti dove la richiedono, almeno nel mio tragitto. Proprio oggi ho saputo che, A VOLTE, la richiedono entrando in Venezuela via terra, ma non sempre. Comunque ci andró proprio domani e verificherò di persona.
    Ana Carolina? Il nome non mi dice nulla, ma probabilmente qualche canzone l´avrò sentita di sicuro da queste parti.
    Ciao!

    –> Daniele
    Sei sicuro che la coinquilina non ti voglia mandare via?
    🙂
    Scherzo! Ciao!

  • –> Alessandra da Roma
    Pensaci pure un po´ ma non pensarci troppo alla pensione! Tanto anche se nella tua vita non hai versato tanti contributi (o nessun contributo), se mantieni la residenza in Italia la pensione “sociale”, o minima, te la danno comunque. Forse con quella non potrai vivere “alla grande” in Italia (ma é cosí importante poi?) ma se ti sposti in un paese piú modesto (come il Brasile che citi) ci vivi bene di sicuro. Cosa vuoi di piú?
    😀
    Ciao!

  • Daniele

    –> Anonimo
    non si sa mai : - P
    …ma partiamo insieme quest’estate per il viaggio : - )

  • sei matto. Alla pensione ci devi pensare dai 6 anni in poi.
    Sei uno sconsiderato.
    La vita è sofferenza e la sofferenza ci purifica.
    Saluti da Koh Samui.

  • –> Massimo
    Mi hanno richiesto il certificato di vaccinazione per la febbre gialla solo quando ho comprato il biglietto del bus per il Venezuela, ma poi alla frontiera non me l’hanno chiesta. In Brasile invece mai richiesta (nel mio percorso). Ciao!

    –> Daniele
    Il messaggio di prima era il mio, ho dimenticato la firma.
    Buon viaggio in Brasile allora! ; - )

  • Andrea

    Come sondaggio fa un po schifo.
    Hai imparato da Berlusconi?
    Preferisci libertà e soldi con me oppure miseria e terrore con la sinistra?
    Comunque fai bene a goderti il viaggio ma non si vive solo per viaggiare. Le persone che ammiri (sudamericani) non credo che viaggino molto ma sanno cogliere il bello della vita anche nella miseria.
    Ti ripeto che hai fatto bene ma forse potresti vivere senza affannarti per un mutuo trentennale anche in Italia solo non lo fai/facciamo perchè non vogliamo sentirci emarginati.
    Poi è giusto non fare sacrifici per macchine case ed altre cose materiali ma hai mai pensato a dei figli?
    Per loro credo che dei “sacrifici” o rinunce non sarebbero poi così senza senso.
    Ciao

  • –> Luca
    Ok, grazie. Buon Koh Samui allora! : - D

  • –> Andrea
    Bè, nel sondaggio c’è anche una terza possibilità pero’… : - D
    Non si vive solo per viaggiare è giustissimo, ma io tante volte ho già scritto che ognuno è libero di scegliere la propria vita.
    Io ho scelto cosa piace a me di fare, e ogni tanto do qualche consiglio per chi ha gli stessi gusti. Tutto qui.
    Per i figli c’è ancora tempo per pensarci, e prima o poi ci penserò anch’io.
    Ciao ciao, grazie.

  • enrica

    vero, verissimo, ma io all’età tua.. avevo già due figlie ( ed una, rompic.., l’hai anche conosciuta), però posso assicurarti che la strada verso i sessanta non fa assolutamente paura: le energie non mi stanno abbandonando (più di tanto) e forse sto acquisendo quel quid in più per poter osservare ed assimilare cose che prima mi sfuggivano, assaporando,ora in pace con me e con il mondo, la libertà. In quanto a sale….si è vero anche io metto un po’ di bistecca sul sale, non viceversa!!! Un beso

  • –> Enrica
    Ciao Enrica! Ho letto diverse tappe del vostro viaggio colombiano! Che bei ricordi anche da quelle parti!
    Un beso tambien de mi!

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