(Brevi) cenni storici sul Nicaragua, a cura di travelbaila.it
Le fortune di molti paesi sono molto spesso le loro disgrazie più grandi. Vedasi il petrolio per l’Iraq, le risorse minerarie per molti paesi africani e… quelle naturali per il povero Nicaragua. E quali sono queste risorse?
Il gioiello del Nicaragua sono le sue acque interne. E’ attraversata infatti orizzontalmente dal fiume San Juan, navigabile dal mar dei Caraibi fino al lago di Nicaragua, enorme bacino acquifero che arriva fino a meno di 20 km in linea d’aria dall’oceano Pacifico. Sarebbe bastato tagliare quel pezzo di terra (tratto più corto di quello che si è poi tagliato a Panama) per creare quello che poi gli Stati Uniti hanno creato alcune centinaia di chilometri più a sud, e cioè un canale di congiunzione fra i due oceani, utilissimo per le navigazioni commerciali.
Quando quest’idea venne in mente ad uno dei diversi dittatori succedutisi in Nicaragua, agli inizi del 20° secolo, gli USA avevano già avviato il loro progetto a Panama e non gradirono l’iniziativa nicaraguense. Basti pensare che oggi le imbarcazioni, per poter attraversare il canale di Panama (fino a solo 9 anni fa di proprietà statunitense, ora invece finalmente di Panama) pagano una media di 30000 dollari per barca, con punte di oltre 300.000 $ per le grosse navi – container. Insomma, tanti soldi in ballo, motivo sempre più che sufficiente per alcuni governi per iniziare nuove guerre.
Prima incoraggiando e armando l’opposizione conservatrice interna, poi intervenendo direttamente con i marines nonché installando governi “fantoccio”, l’intervento americano non si concluse con il conseguimento dei diritti a vita sulla costruzione del canale in Nicaragua (che non volevano costruire, ma volevano che nessun altro lo facesse). Ormai il controllo del territorio gli faceva troppo comodo, per cui la CIA continuò a supportare i vari dittatori che si susseguirono (compresi i tre famigerati Somoza, padre + figlio + figlio). In compenso usarono il Nicaragua come base sia per gli attacchi al governo del Guatemala, sia per la (fallita) invasione di Cuba del 1961.
La “perla” finale del nefasto intervento americano in Nicaragua avvenne per merito di Ronald Reagan, negli anni ’80 il quale, dopo solo un paio di anni da quando i rivoluzionari di sinistra (i “sandinisti”, nome derivato da Augusto Sandino, importante rivoluzionario Nicaraguense) erano riusciti a sconfiggere l’ultimo dittatore e salire al meritato governo del paese, creò e finanziò uno spietato corpo militare di ex-soldati delle precedenti dittature e mercenari vari denominati “contras”. Le loro basi si trovavano nei 2 paesi confinanti, sempre sotto loro influenza: Costarica e Honduras.
La tremenda guerra fratricida che ne seguì finì solo nel 1989, sia per la vittoria militare dei sandinisti, sia per la scoperta dei fondi segreti (scandalo Irangate) che la CIA inviava ai contras, provenienti dalla vendita di armi all’Iran (oggi invece “paese canaglia”).
Sembrano storie vecchie e noiose (che qui peraltro ho molto sintetizzato) però sono sempre di estrema attualità. Un esempio (fra i tanti)?
(Da Wikipedia)
John Negroponte fu l’ambasciatore Usa in Honduras, proprio in quegli anni. Secondo non solo i suoi oppositori, ma anche importanti giornali come il New York Times, “condusse la strategia occulta dell’amministrazione Reagan per sconfiggere il governo sandinista in Nicaragua” (Ronald Reagan aveva il timore di un paese comunista in America Centrale). Durante il suo incarico le violazioni dei diritti umani in Honduras divennero sistematiche.
Per esempio fu il supervisore della costruzione di alcune basi di addestramento dei contras (addestramento da parte della CIA), basi dove in seguito alcuni scavi portarono al ritrovamento di centinaia di cadaveri, appartenenti non solo agli oppositori qui incarcerati e torturati ma anche a missionari americani.
Poi fu anche l’organizzatore della strategia del terrore e degli spietati squadroni della morte controrivoluzionari.
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Una “chicca” recente.
John Dimitri Negroponte, secondo alcune teorie, è stato esplicitamente indicato come mandante dell’assassinio di Nicola Calipari, funzionario italiano del Sismi, in Iraq.
L’elenco delle sue malefatte sarebbe lungo, ma nonostante tutto John Dimitri Negroponte non è sparito dalla circolazione, né tantomeno è mai stato processato, anzi…. dove sarà mai finito???
Durante il governo di George W Bush, ricoprirà gli incarichi di ambasciatore USA presso l’ONU, poi ambasciatore USA in Iraq… (e, guarda caso, anche qui le torture non sono mancate – applicò infatti la stessa “opzione Salvador”, il metodo da lui usato in centro America), …e, infine, addirittura numero due del Dipartimento di Stato, vice di Condoleeza Rice (quindi fino a pochi mesi fa).
Conclusione
Fra i diversi dittatori susseguitisi in Nicaragua nell’ultimo secolo, la guerra civile, alcuni governi corrotti, il pesante zampino di altri paesi e un devastante terremoto nel 1972, il risultato è che oggi è il paese più povero dell’America centrale.
Molto diverso dal confinante Costarica che, non avendo avuto nessuna guerra importante ed essendo stato lasciato libero di utilizzare le sue risorse naturali, è diventato oggi il paese più benestante (sempre fra i grandi paesi) del centro America.
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secondo me John sarà andato a farsi fare la dentiera nuova, visto che il dentino nero gli sarà ormai caduto portandosi dietro gli altri…
Questo è il meno che mi auguro per lui naturalmente.
Piè ma sei vivo o morto??
Fatti vivo se sei a nuoro!!
Xau!!
Né l´uno né l´altro, semplicemente sono… in Sud America!
🙂
Ciao, a presto!
Nuovamente??
Non sei rimasto nulla a Nu!!
Cane nero, dove ti trovi??
Peró torno presto, la prossima settimana. Anche per solo altri 2 mesetti scarsi…
Ciao, appena torno allora ci facciamo una “pizzata”!
Si come rientri chiamami, cosi ti passo quel software vocale per scrivere i diari, se no non li porti a termine nemmeno per l anno che viene!!!
CIAO BUONA CONTINUAZIONE.
Vivo o morto??
Sei a Nuoro??
-> Andrea
Vivo, vivissimo… sono in Colombia ora! Anche tu però eri sparito…
Ciao!
Ehi Pietro!
Non sapevo fossi in Colombia, avevo perso le tracce.
Anche io parto per la Colombia, l’8 Agosto per Bogotà. Chissà che non ci si trovi.
Ciao
Bene bene zingarello!!
Non sapevo fossi ripartito!!
Sono sparito, perchè sono andato prima nella mia amata Polonia, poi un saltino a berlino..
Ora qui, sdraiato nelle bianche spiagge sarde, e mare trasparente!!
Che stress :):):)
Stammi bene e riprendi in mano i diari pelandrone!!
ciao pietro… ma in colombia doce? io parto il 02/08 per bogota’ e poi san andres… se sei a bogota’ mi farebbe molto piacere conoscerti
ciao a presto bruno
-> MICHELE
Ah… io in quella data sarò in Ecuador, fino almeno al 18-20 agosto, credo. Tu fino a quando ti fermi? Scrivimi una mail!
Ciao!
-> BRUNO
Sono a Cali, ma oggi mi sposto in Ecuador fino a fine agosto. Quindi credo sarà difficile incontrarsi. Grazie, ciao!