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1^ MAIL: 15 Novembre 2004

 

CONSIDERAZIONI GENERALI

GULP! RI-GULP e STRA-GULP!!!

Sono veramente sorpreso ed incantato dalla bellezza della cultura Thailandese.

E' la prima volta che metto piede in un paese d'Oriente, dopo diversi viaggi in America Latina, ma una prima grossa differenza si avverte subito gia' dai primi contatti con il popolo Thai.

Sono tutti calmi, spesso sorridenti, non s'adirano mai. Neanche nel caotico traffico cittadino, che dalle nostre parti e' una delle maggiori cause di stress e nervosismo. Quando un thailandese raggiunge l'apice del suo nervosismo, magari perche' qualcuno gli ha appena tagliato la strada, si limita al massimo a suonare il clacson, senza poi far seguire tutte quella serie di frasi "not politically correct" tanto usate da noi "occidentali".

Senza contare poi la gentilezza generale che hanno quando incontrano altre persone. E qui parte il classico saluto thailandese, con le mani giunte davanti al petto e la testa china, o anche un solo semplice e veloce saluto ma sempre con un sorriso piu' o meno accentuato.

Sembrerebbe una cosa insignificante, ma se provate a ricevere un sorriso quando proprio non ve l'aspettate, vi lascia dentro una piacevole sensazione!

 

Seconda grossa differenza con l'amata America Latina: la sicurezza.

Devo dire che e' proprio piacevole uscire liberamente a qualsiasi ora del giorno e della notte, e in qualsiasi zona, senza dover sempre tenere gli occhi bene aperti e possibilmente guardarsi anche dietro le spalle, come purtroppo bisogna sempre fare quasi da ogni parte del Centro-Sud America.

Oggi mi domandavo perche'.

Il clima e' simile (caldo tropicale tutto l'anno), le condizioni economiche medie della popolazione pure, per cui quando c'e' molta poverta' dovrebbe automaticamente scattare l'istinto di sopravvivenza, e via a rapinare il prossimo.

Invece qui no.

E qui mi e' nata una domanda che chissa' se trovera' risposta, prima o poi.

E' un fatto culturale, o genetico?

Cioe', il rispetto del prossimo che qui si avverte benissimo (e in America Latina invece spesso non esiste affatto) e' dovuto solo alla diversa cultura, educazione e religione, oppure alla cosiddetta "razza"?

Come si comporterebbe un bambino sud-americano che nasce e cresce qui in Thailandia, e come si comporterebbe un bambino thailandese quando cresce e diventa adulto invece, per esempio, in una favelas brasiliana?

Boh'.

Nell'attesa di trovare una risposta, continuo nel notare altre differenze nel mio parallelo con l'America Latina.

Meno polizia in giro. Le uniche guardie private che ho visto a Bangkok (davanti ad uno dei centri commerciali piu' grandi della citta' il W.T.C.) erano "armate" solo di un semplice manganello, senza l'ombra di un'arma, mentre quelle che ho visto, per esempio, in Venezuela (presenti all'ingresso di ogni negozio o attivita' commerciale anche medio-piccola) avevano in bella mostra pistoloni a canne lunghe (mai visti prima!), fucile o mitra, manganello e giubbotto antiproiettile.

Questi latini, che birichini !!

Per il resto, c'e' da segnalare che anche qui, come in tutto il mondo, i tassisti (razza bastarda!) cercano di fregarti se non contratti sempre il prezzo, cosi' come nelle bancarelle e' buona regola pagare sempre meno della prima richiesta.

 

 

VIAGGIO

 

Prima tappa BANGKOK, citta' caldissima e afosa (29 gradi C fissi di notte, molti di piu' di giorno) ma interessantissima.

Fantastici i templi buddisti maggiori (Wat Phra Kaew, con il suo Buddha di smeraldo - Wat Pho, con il suo enorme Buddha, lungo 46 mt, disteso su un lato, rivestito di foglie d'oro - Wat Traimit, con un Buddha alto 3 mt tutto in oro massiccio, del peso di 5,5 tonnellate!), tutti ricchi di stupendi mosaici, guglie dorate, statue di draghi e Buddha di ogni dimensione e posizioni, rifiniti con inserzioni dorate o di pietre colorate e brillanti che, al primo impatto, fanno sembrare le nostre piu' austere chiese cattoliche dei ripostigli (si fa per dire).

 

Incredibile poi come sia facile svuotarsi il portafoglio passeggiando per strada. Nelle vie piu' trafficate dai turisti ci sono centinaia, migliaia di bancarelle con merce di ogni tipo, per lo piu' di buona qualita' e anche molto bella, e soprattutto a bassissimo prezzo.

Magliette (2 euro) sia in modelli orientali, che imitazioni dei grandi marchi sportivi (una Lacoste perfetta costa 4 euro), pantaloni in tela (cotone) sempre a 2 euro. Poi parei di ogni tipo e colore, anelli, bracciali e collane in argento 925 (4-8 euro), cd taroccati ma di ottima qualita' (2 euro), venduti in busta di cellophane sigillata, con dentro il cd con l'etichetta originale stampata e le 2 copertine a colori con la piega pronta, in modo da poterle inserire in una custodia cd vuota.

Insomma, non si puo' non cadere in tentazione ogni volta che si esce dall'hotel, anche perche' le bancarelle sono da ogni parte e numerosissime (in Oriente il commercio ce l'hanno nel sangue).

L'altra sera avevo un appuntamento con Luca (quello di Tripluca.com, lo conoscete? Grande persona, sta facendo il giro del mondo) e alcuni suoi amici/amiche in un bazar notturno, un'area con bar, ristoranti, musica dal vivo e "qualche" shop: 3700!! Mi sono avvicinato ad uno, ed aveva dei bellissimi cuscini in pura seta, senza l'imbottitura, a 99 baht (2 euro). GULP! A fianco c'era un negozio che vendeva stupende lampade da tavolo/salotto in bambu'/legno/tela e altri oggetti d'artigianato in legno stupendi, a prezzi ridicoli.... ma come si fa? Non e' possibile comprare tutto cio' che piace, non basterebbero i 20 kg di bagaglio consentito in aereo, supponendo di buttare via il proprio zaino!!

 

Chiudo citanto i famosi massaggi thailandesi, anche questi proposti in ogni angolo della citta' e che quindi alla fine ho voluto provare.

1 ora di torture per ogni mia articolazione, sottoposta a stiramenti e pressioni di ogni tipo e intensita' (vi tirano anche le dita delle mani e dei piedi una ad una finche' non schioccano!). A chi lo volesse provare io consiglio di farne solo mezz'ora (2 euro) anziche' 1 ora (180 baht, 3,60 euro); e' sufficiente per capire di cosa si tratta, e si limitano le sofferenze. ;-)

 

WELL!

 

Prossima tappa: PHUKET, isola a Sud, dove trascorrero' una settimana di mare e immersioni subacquee (Similan islands), prima di lasciare il popolo Thai e recarmi, finalmente, in Myanmar.

 

 

 

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