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Gen242007

(RIO DE JANEIRO/6) Rocinha, l´altro Brasile

Sicuramente Lula (il presidente del Brasile, non la speaker di radio Deejay!) deve aver letto il mio blog perché il giorno dopo aver scritto il precedente post ho letto che ha stanziato 60 milioni di reais per lo sviluppo delle infrastrutture di Rocinha! 🙂  Qualcosa quindi si muove.

Un paio di settimane fa sono andato a visitare Rocinha, la più grande favela di Rio e dell’intera America latina, che conta ben 200.000 abitanti. Non da solo, naturalmente, ma con un’associazione che effettua visite guidate per turisti. Forse questa era un po’ più commerciale di quella alla quale mi ero rivolto a Buenos Aires, ma è stata comunque un’interessantissima visita per capire come vive una grande fetta dei brasiliani; solo qui a Rio ben 2 milioni sui 13 complessivi della città vive nelle oltre 300 favelas cittadine.

 
Rocinha, Favelas Brasile

Rocinha, favela di Rio De Janeiro

 

Ma cos’è una favela?

La favela è un quartiere della città che segue un piano urbanistico molto semplice: una casa si costruisce dove c’è un minimo di spazio. E così, appena si trovano anche solo qualche decina di metri quadrati disponibili, si portano mattoni e cemento (nel migliore dei casi) oppure legno e lamiere, e si costruisce la baracca. Quasi sempre senza fondamenta, per cui in occasione di grandi piogge sono frequenti i crolli e gli smottamenti. Le case son così vicine che un’auto non ci passa, e ci si può spostare solo a piedi e uno per volta. E la luce? Si allaccia abusivamente un cavo elettrico qualsiasi al palo elettrico più vicino. La fogna? Si scarica fuori casa, all’aperto. L’acqua? Nelle favelas più organizzate come Rocinha ci sono precarie tubature di plastica che la portano, oppure ci si arrangia raccogliendo dal tetto l’acqua piovana.
A Rio le favelas sono tutte costruite nei quartieri più alti, i “morros” (colline di granito) per cui, nonostante tutto, godono della vista migliore e di un clima meno torrido di quello delle ricche zone di pianura. Rocinha è una di quelle più centrali, distante solo qualche centinaio di metri da Ipanema, una delle zone più “in” di Rio. Due zone così vicine e così lontane.

Rocinha Ipanema - Favelas Brasile

Rocinha e Ipanema, terzo mondo e primo mondo

 

Non son tutti poveracci i suoi abitanti; per chi lavora in centro e non può pagarsi un costoso affitto cittadino, e non vuole farsi ogni giorno diverse ore dei costosi bus locali andando a vivere fuori città, spesso è l’unica soluzione possibile. Se nelle nostre grandi città italiane gli affitti e gli immobili continueranno a salire di prezzo, prima o poi anche noi potremmo avere le favelas!
Ci sono piccoli market all’interno, bar, qualche panificio, un piccolo ufficio postale e addirittura, solo a Rocinha, una tv satellitare.
Uno degli aspetti più interessanti è che …. continua a leggere qui >>

Gen172007

(RIO DE JANEIRO/5) La Violenza

Quando si va in giro a Rio tutto è apparentemente tranquillo. C’è gente che fa shopping, che va/torna dal lavoro, che mangia nei tanti ristorantini che si affacciano sulla strada, qualcuno dorme per terra, qualche altro lava i vetri al semaforo o fa le capriole in aria per poi chiedere qualche soldo. Insomma, niente di strano. Nonostante sia ritenuta una delle città più violente dell’America Latina, per strada tutto sembra tranquillo, anche a notte inoltrata. Ma basta trattenersi in città qualche giorno in più che, abbastanza rapidamente, si viene a scoprire l’altro lato della bella città carioca. Così succede anche a me.
Tutto inizia un tranquillo pomeriggio quando, mentre son da solo nella spiaggia di Copacabana, un ladruncolo sfila abilmente i soldi dalla tasca dei miei pantaloncini appoggiati sulla sabbia appena, anche se solo per pochi minuti, li lascio alle mie spalle. Son solo 13 reais (4,50 euro), poco più dei 10000 pesos colombiani (3,30 euro) che l’anno scorso mi fregarono in Colombia. Insomma, considerando l’inflazione, la tangente ai ladruncoli sudamericani dovrei averla pagata anche questa volta. Spero basti. Ciò che mi ha sorpreso è stata la velocità del ladro (che è riuscito anche a rimettere in tasca ciò che non gli serviva, come le chiavi dell’ostello), ma anche l’omertà di quattro ragazze che erano vicinissime a me e hanno quasi sicuramente visto tutto. Ogni volta che le guardo si girano dall’altra parte. Farsi gli affari propri qui è una regola di vita. Il ladro comunque era un venditore ambulante di formaggio. Fate sempre attenzione ai venditori ambulanti delle spiagge di Rio, sono quelli che si avvicineranno di più a voi.
Il giorno dopo un altro ladruncolo …. continua a leggere qui >>

Gen162007

(RIO DE JANEIRO/4) Le Feste

Ok, era un periodo di feste e posso dire di essermici tuffato a capofitto.
La notte di capodanno… pazzesca, mai vista tanta gente tutta insieme facendo festa. 2 milioni di persone che hanno resistito fino alle 6 del mattino alle ore piccole, alla pioggia e all’alcool. Si perché dalle 2 circa, prima lentamente e via via sempre più intensamente, ha iniziato a piovere. Ma stando in spiaggia e con il caldo che faceva (25-30° di notte) non ha dato fastidio più di tanto, tranne magari dalle 5 in poi quando è arrivato un vero e proprio acquazzone che ha infradiciato tutto, anche il mio povero orologio paraguaiano. L’unica foto che per ora ho della notte è questa, prelevata da un quotidiano

Capodanno Rio De Janeiro, Reveillon

anche se poi non mi è parso fosse così pericoloso portarsi la macchina fotografica (tranne proprio per la pioggia). David (italiano), con il quale ho passato l’anno nuovo dopo aver perso tra la folla Manuel (Colombia) e Rodolfo (Argentina) ha scattato tante foto che ha promesso di inviarmi appena arriva in Argentina.
E proprio pochi minuti prima di mezzanotte …. continua a leggere qui >>

Dic312006

(RIO DE JANEIRO/3) AUGURI!!!!! BUON 2007!!!

Non faccio in tempo oggi a ricopiare l’annunciato post sulla violenza. Mi son alzato… alle 14! Eh eh, troppa festa la notte scorsa (ehm… o troppo alcool?) 😀
Passo direttamente agli auguri!

Nonostante i giorni scorsi la sempre più audace (e spietata) criminalità locale abbia letteralmente messo a ferro e fuoco la città (autobus cittadini incendiati – con i passeggeri dentro – assalti, bombe a mano, etc.) la festa qui va avanti, e se c’è qualcuno che ha fatto le valigie ed è scappato, ci sono altri (fra i quali io!!! :-D) che rimangono.

Stasera ci sarà una mega festa nelle spiagge di Copacabana e Ipanema (oltre a tante altre in altre parti della città) per la quale sono previsti non meno di due milioni di partecipanti!!! Brasiliani, turisti, polizia (e ladroni) compresi. Come si fa a perdere un enorme casino simile?
E quindi l’abito per la serata di gala è già pronto (anonima magliettina bianca + gli unici jeans che ho, ormai agli sgoccioli per i buchi che si stanno aprendo). Qualche soldo in tasca e null’altro. Niente foto stanotte, troppo rischioso (per la macchina fotografica).

Su internet però ho scovato il sito dell’intera manifestazione, dove c’è anche una telecamera in diretta sull’evento, e dove credo metteranno dopo anche le foto.
Il link è….

http://nokianewyearseve.msn.com/

Poi cliccare (ovviamente) su RIO.

Due milioni di partecipanti, 24 tonnellate di polvere da sparo per i fuochi artificiali (esclusa quella delle pistole), alcuni grandi show di musica internazionale (Black Eyed Peas) oltre alla sempre presente musica brasiliana. E alla…. caipirinha!

Tutto è pronto, dall’ostello usciremo tutti insieme, anche se poi dubito riusciremo a stare uniti in mezzo alla bolgia. Mi ha appena telefonato David, un altro italiano con il quale ci dobbiamo incontrare stanotte e che ora è già a Copacabana, mi ha detto che c’è già un mondo di gente per la strada.

Ora qui sono le 16 (in Italia festeggerete il nuovo anno 3 ore prima di me), mangio qualcosa, un po’ di relax-cazzeggio con qualcuno/a, poi doccia e verso le 18-19 ci si avvia.

Nel ringraziare chi ha avuto la pazienza di seguirmi questi mesi qui sul blog, non mi resta che augurare una buona festa a tutti per stanotte e, soprattutto, un 2007 sereno e felice e, magari, ricco di viaggi!

Ciaooooooooo!!! 😐

capodanno rio de janeiro

Dic302006

(RIO DE JANEIRO/2) Tupiniquim Hostel – La favela: verso la Rio “bassa”

Dopo il soggiorno da Veronica e 2 diversi ostelli, approdo al Tupiniquim Hostel, piccolo ma familiare ostello nella zona di Botafogo, apparentemente più tranquilla di Copacabana (dove ho dormito i giorni scorsi). Qui bastano poche ore per conoscere un po’ tutti. C’è un bel gruppo di allegri messicani, una giapponese, una manciata di nord-europei/e, un tocco di Brasile, una punta di Venezuela e un italiano 😉 . Insomma ne esce fuori un bel mix. La sera a volte usciamo tutti insieme sotto la guida di Bernardo, un simpatico dipendente dell’ostello, altre volte ognuno per conto suo. Spesso si va a Lapa a sentire musica e bere birra + caipirinha, altre volte si va in qualche bar a bere birra + caipirinha senza sentire musica.
Un sabato invece, dopo le solite birre + caipirinhas, Bernardo ci propone di andare in una discoteca nel cuore… di una favela! Non si tratta di una delle escursioni organizzate che ci sono qui a Rio, ma semplicemente di entrarci dentro senza alcun preambolo. E via, perché no?
Ore 2 della notte, favela di Santa Marta. 7 “gringos” (turisti) e un brasiliano scendono dai taxi e, piano piano, entrano nella favela.
Le favelas, qui a Rio come in quasi tutta l’America latina, sono enormi e poverissimi quartieri al di fuori di ogni controllo della legge. Qui la polizia non passa mai, quando entra lo fa in grandi squadroni e sempre lasciandosi una scia di sangue dietro, come sta accadendo anche in questo periodo (ne parlerò in un prossimo post). Di qualsiasi cosa accada qui dentro difficilmente qualcosa trapela fuori. Dei veri e propri buchi neri nella popolosa Rio De Janeiro.
La discoteca è …. continua a leggere qui >>

Dic302006

(RIO DE JANEIRO/1) Primi giorni, la Rio alta

15 dicembre: inizia oggi il lungo soggiorno nella caldissima, afosa, bellissima, musicale, violenta città “Carioca” (Carioca = di Rio).

 

Cristo, Corcovado

Cristo, Corcovado

Il primo week-end sono ospite di Veronica, un’amica brasiliana conosciuta ben 10 anni fa a Cambridge (Inghilterra). E siccome lavora in un bel locale (pub/ristorante con musica dal vivo) di Lapa, il quartiere più frizzante e “bohemien” di Rio, per un paio di sere riesce a farmi entrare gratis in occasione di due importanti concerti di samba brasiliana: il primo di Beth Carvalho, famosissima in Brasile ma che non mi ha entusiasmato tanto, e il secondo dei travolgenti Empolga As 9, un nuovo gruppo musicale carioca di 11 elementi che suona samba da carnevale, e quindi particolarmente ricca di percussioni. Grandi, grandi, grandi!

 

Beth Carvalho

Beth Carvalho

Serata successiva invece in una casa privata della Rio “ricca” dove c’è una mega-festa (a casa di amici di Veronica). Si festeggia il primo compleanno del loro figlio, festa qui molto sentita. Tanto che: è stato montato un palco per sostenere palloncini e addobbi vari, poi c’è un enorme castello gonfiabile con una persona accanto pagata per tenerlo fermo mentre i bambini ci saltano sopra, ci sono i videogiochi da bar (quelli grandi con il mobile), ci sono 4 o 5 camerieri in divisa che servono in continuazione bevande e bocconcini vari, insomma una festa proprio in grande di cui però il festeggiato… non ricorderà assolutamente nulla in futuro!
E’ stato un week-end interessante per conoscere la “Rio bene”, la parte più agiata e benestante dei Cariocas, prima di cambiare decisamente zona.