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Giu92007

MANAUS -> BOA VISTA -> MANAUS -> BOA VISTA -> VENEZUELA

Su e giù fra Amazzonia e Roraima

Da Manaus mi avvio verso il confine venezuelano ma mi fermo poco prima, a Boa Vista. In questa città vive ora Laurene, conosciuta sulla barca per Manaus, e quindi giustamente mi fermo per una visita. Ormai i contatti brasiliani sono talmente tanti che ne ho di già pronti prima ancora di arrivare in una nuova città! 🙂
Passa veloce una settimana in questa città abbastanza anonima e, facendo i calcoli dei giorni che mancano al volo per la Nuova Zelanda, decido di “tagliare” dal viaggio anche il Venezuela. Non c’è tempo. Cerco qualche volo diretto Manaus-Santiago (da dove ho il volo per la Nuova Zelanda) e, dopo averlo trovato, rifaccio i bagagli e ritorno a Manaus (altre 12 ore di bus). Anche perché a Boa Vista è defunta la mia macchina fotografica e ne devo urgentemente cercare una nuova.

Alla fine, quindi, non ce l’ho fatta a lasciare il Brasile. La guida Lonely Planet sul Brasile consigliava, per un viaggio nel Sudamerica, di visitare questo paese per ultimo perché, una volta entrati, non era facile uscirne. Parole sacrosante! Posso proprio dire di non esserci riuscito, nonostante mi attendessero dopo altre mete allettanti, come Venezuela, Cuba e Bolivia. Me ne vado da qui “con la forza”, perché costretto dal volo per Auckland che non mi aspetta. Sento il biglietto RTW (giro del mondo) che mi spinge alle spalle dicendomi:”Via, vai via, esci da questo stato, sciò!”. Fosse per me starei ancora qui.

Manaus, domenica notte 13 maggio. Prima di rientrare a dormire, passo in un internet cafè. Non ci voglio stare molto perché la mattina dopo ho tante cose da fare: comprare il volo Manaus-Santiago, confermare il volo Santiago-Auckland, guardare un po’ di negozi di macchine fotografiche per comprarne una e fare un’altra visitina a Nazarè. Apro le mail e proprio in questo momento ne arriva una dal Venezuela. E’ di una cara amica che non mi scriveva più da un bel po’ e che sarei passato a trovare se avessi proseguito il viaggio in quel paese. Mi scrive che sta passando un periodo non tanto felice, non vive più in città ma in un paesino in mezzo alla foresta dove lavora in una scuola materna, con tanti bambini. Scuola materna nella foresta? Mmm… mumble mumble… Ci penso un po’…. poi un altro po’… ma si, via!
In mezz’ora cambio tutti i miei programmi. Ricerca su internet dei mezzi e tempi per arrivare in breve tempo (ma spendendo poco) a Merida, sulle Ande venezuelane. Trovo un bus da 22 ore per Caracas più un altro da 12 ore per Merida. Se a Santiago ci vado partendo da Caracas il volo mi costa addirittura di meno che da Manaus. E poi… taglio dal giro del mondo una settimana di Australia (che me ne faccio di un mese d’Australia?) e ne aggiungo una di Venezuela, e il giorno dopo anziché confermare il volo Santiago-Auckland lo rinvierò di una settimana (costo cambio data: 10 euro).
Et voilà, itinerario rivoluzionato per una mail arrivata poche ore prima dell’acquisto (irreversibile) del biglietto Manaus-Santiago. Che belli gli imprevisti dell’ultimo minuto, li adoro!

Il concerto

Ripasso così a Boa Vista (altre 12 ore, per la terza volta), sulla via del Venezuela, e faccio in tempo ad assistere al concerto dei mitici Chiclete Com Banana, che da dopo il carnevale di Salvador adoro.
La sera del concerto arrivo prima dell’inizio e mi sistemo nelle prime file sul prato, proprio davanti al palco. Da qui si vede benissimo.
Inizia il concerto (2 ore di ritardo!) e…. aiuto!! Dopo 30 secondi decido di allontanarmi il più possibile dal palco, e in fretta pure. Se gli iper-vivaci brasiliani si scatenano sempre quando vanno alle feste, anche quelle più piccole, figuratevi cosa può succedere ad un grande concerto di uno dei loro gruppi più famosi! Saltano tutti, spingono, ballano, cantano, bevono, flirteggiano (come sempre), e se uno rimane fermo viene schiacciato. Via, lontano, andare!

Lascio il Brasile

E così, dopo 5 mesi e 12 giorni di Brasile, oltrepasso in autobus il confine. Con le cuffiette nelle orecchie ascolto samba. Nelle tre ore da Boa Vista al confine penso a questi mesi e ne ripercorro velocemente tutte le tappe, tutti i luoghi e le persone conosciute. Tristezza… tanta. E’ come lasciare una persona cara. L’avere davanti ancora una manciata di giorni sudamericani mi conforta un po’, il passaggio brusco Brasile – Nuova Zelanda sarebbe stato pesante. Ci sarebbero tante riflessioni finali da fare su questo paese, ma rinvio tutto all’ultimo post dal sudamerica.

Ciao!

Brasile bandiera flag

Ps: questa settimana si va in “stampa” più spesso, secondo questo programma:

PROGRAMMA SETTIMANALE

😉

7 comments to MANAUS -> BOA VISTA -> MANAUS -> BOA VISTA -> VENEZUELA

  • Michele

    Ti leggo oramai da qualche mese, perchè alla fine ho la stessa idea di partire anche io per un anno, con tutte gli aspetti del caso, l’aspettativa, il licenziamento, la famiglia, il cane etc etc. Chissà mai se lo farò, però almeno leggo te e per un po’ la testa vola, anche perchè parte dei posti che hai visitato sono gli stessi dove sono già stato io.
    Tifo per te!!

  • Luca

    …continua così….leggendo i tuoi riassunti e’ come se viaggiassi con te!

  • –> MICHELE
    Ciao Michele, grazie!
    Comunque quell’ideuzza non lasciarla affievolire, parti prima che puoi! Vedrai che MAI te ne pentirai. : - )

    –> LUCA
    Grazie anche a te, Luca!

    Ciao!

  • Daniele

    ciao pietro,
    vedo che il tuo viaggio prosegue alla grande…
    spettacolo le canzoncini samba che hai messo per noi…
    l’ho sempre detto che prima o poi devo andare ad un corso di samba, salsa, ecc.
    comunque ormai sono quasi in partenza anch’io per il mio 1 viaggio avventura…messico arrivo!!!!
    buon proseguimento a presto

  • Grazie Daniele!
    Complimenti e tanti auguri per il tuo viaggio allora!
    : - )
    Ciao!

  • Michele

    –> Per Daniele (scusa Pedro…):
    bello il primo viaggio avventura in Messico. Io ne ho fatti due, e tutti e due mi sono rimasti profondamente nel cuore (se ti va scrivimi, regmilano@libero.it).

    –> per Pedro:
    al giro del mondo ci penso e ripenso, alla fine poi i vincoli maggiori sono sul quando si ritorna, non sul partire…

  • –> MICHELE:
    Bravo Michele, ma quello lo decidi dopo, in base a come va il “durante”.
    Ciao ciao!

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