Ecco un classico caso di “pronto soccorso bambini bisognosi”.
Oggi mi hanno scritto Marco e Laura, simpatici neo-coniugi che, per festeggiare il loro matrimonio, si sono licenziati dai loro lavori sicuri in Lombardia e, dopo aversi creato un lavoro che li impegna solo 5 mesi all’anno in Italia, per gli altri 7 mesi se ne vanno in giro per il mondo!
Tsk tsk, tutta brutta gente conosco! Altri “scansafatiche” che anzichè lavorare 11 mesi all’anno, pensare alla pensione e al mutuo, non perdersi una puntata dei periodici sanguinosi fatti di cronaca che qui in Italia appassionano tutti, se ne vanno ora a spasso fra catene Himalayane e paesi tropicali, monaci buddisti e villaggi poverissimi.
E si sono anche persi il frenetico compra-compra di Natale! Che orrore, e che dire della nebbia padana che hanno lasciato ai loro concittadini? E il panettone che si son persi, magari sostituito da un povero (ma succulento!) piatto di noodles (spaghettini di riso) da 20 centesimi di euro?
Bè, questa “gentaglia” ora si trova in Nepal, ed è incappata in un orfanotrofio di bambini. Se già il Nepal è un paese poverissimo, gli orfanotrofi sono ancora più poveri perchè l’assistenza sociale dello stato è uguale a zero, e quindi si devono arrangiare come possono.
Marco e Laura quindi hanno organizzato una raccolta di fondi via internet, e hanno ora quasi raggiunto la somma necessaria per il loro progetto. Mancano solo 150 euro e poi consegneranno tutto al monaco che gestisce l’orfanotrofio.
Chi volesse dargli una mano, in questo link troverà una spiegazione dettagliata del loro progetto…
Io, appena finisco questo post, gli manderò la mia offerta.
In questo Natale, come almeno negli ultimi 3 precedenti, non ho comprato neanche un regalo. Al diavolo queste pessime abitudini consumistiche. Salvo solo i regali per i compleanni o per qualche felice ricorrenza, ma gli sprechi del Natale mi fanno stare male se penso a tante tristi situazioni viste in viaggio.
E quindi, un piccolo regalo ora lo mando ai bambini del Nepal. Ma… cosa gli posso scrivere nel bigliettino di accompagnamento? Buon Natale? Eh no, son buddisti, non cristiani! Anche potendo, non spenderebbero mai miliardi per il “santo” Natale come si fa da noi! 😀
Ciao!
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