Volando dal sud America verso l’Oceania si attraversa l’oceano Pacifico e si oltrepassa quella linea immaginaria del nostro pianeta che è il 180° meridiano, all’esatto opposto di quello zero di Greenwich (Londra), e meglio conosciuto come la linea del cambio di data. Qui si spostano le lancette dell’orologio di 24 ore in avanti e si viene così a perdere un giorno intero. Si va in pratica avanti nel tempo, nel futuro. Ancora più intrigante forse la rotta inversa, perché si guadagna un giorno e si va quindi indietro nel tempo. Parti oggi e arrivi ieri.
Niente di magico comunque, qui in pratica si scontano tutti i fusi orari oltrepassati in precedenza, quando si erano guadagnate (o perse) ore. Per esempio quando si va dall’Europa verso le Americhe, all’arrivo bisogna spostare le lancette dell’orologio indietro, guadagnando così diverse ore. Altrettanto farò dopo quando, dalla Nuova Zelanda, mi sposterò in Australia, Asia ed Europa: ogni volta via a spostare le lancette indietro.
Queste ore però non sono regalate e, prima o poi, le devo scontare!
Mi è capitato così di partire dal Cile il 23 maggio sera e arrivare in Nuova Zelanda la mattina dopo, 25 maggio. Il 24 l’ho perso completamente. Via, sciò, pussa via. Nel mio calendarietto del 2007 devo fare un buco nel 24 maggio.
C’è però un particolare da ricordare: il 24 maggio era…. il mio compleanno! 😮
Eh eh, niente compleanno, niente auguri, niente cambio di età.
Il giro del mondo mi ha regalato un anno in più! 😀
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anche se ti sei perso il 24 maggio……
auguri!!!!!!!!!!!
e ancora auguri!!!!
Il 24 maggio è anche il mio di compleanno. Auguri.
Ok, grazie a tutti lo stesso!