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Mag162007

(SAO LUIS/3) Le foto

Come consueto, alla fine dei post su una località, arrivano le foto.

Eccole qui, 55. Ciao!

FOTO SAO LUIS

Mag72007

(SAO LUIS/1) La città

Arrivo a Sao Luis, capitale dello stato del Maranhao, unica città brasiliana che in passato è stata, anche se per poco, colonia francese. E infatti qui ora ci vengono tanti francesi in vacanza, più che nelle altre parti del Brasile. Perché? Bò, non l’ho ancora capito. E’ come se gli italiani andassero in vacanza in Etiopia (qualcuno ci va, ma pochi).
Arrivo in ostello con un autobus cittadino, i taxi sono ormai solo un ricordo. Dopo un po’ in giro per il Sud America si diventa più smaliziati e, anche se andare in giro per strada con lo zaino in spalla è molto appariscente per gli eventuali ladri, di giorno normalmente non si corrono molti rischi. Qui doccia veloce e fuori nel centro per un boccone, poi sosta in un affollato baretto con samba di sottofondo (naturalmente a volume alto). Oggi sono solo e sto pensando di rientrare presto a dormire, ma… in Brasile è quasi impossibile restare soli! Prima mi intrattengo un po’ con un’artigiana che mi ha venduto un braccialetto; una partita a biliardo, qualche birra insieme e mi illustra il movimento notturno della città durante la settimana. Poi ci spostiamo di appena un isolato dove un gruppo musicale sta suonando in strada “pagode” (si legge “pagogi”, è un tipo di samba meno veloce di quella “enredo”, la samba scatenata del carnevale di Rio). Anche qui c’è tanta gente e ben presto ci perdiamo con la nuova amica. Pochi minuti e… cucù, ne spunta fuori un’altra, Rosa, incuriosita da come stavo ballando samba. E’ di Salvador ed è qui a Sao Luis per lavoro, per un corso di aggiornamento. Nuova amicizia, nuovo locale, infatti ci spostiamo di un altro isolato dove c’è una piccola discoteca. E si fanno le ore piccole! Anche oggi rientrare a dormire presto è stato impossibile.
A Sao Luis è proprio il giovedì la serata più movimentata della settimana, come a Rio il venerdì, a Salvador il martedì e nei piccoli paesi il sabato. Sembra che ogni città si scelga un giorno diverso per scatenarsi. Qui a Sao Luis però è più comodo perché la maggior parte delle attrazioni sono raccolte nel centro: teatro, musei, pensioni, hotel e vita notturna sono racchiusi in pochi isolati, circondati da antiche case coloniali che negli ultimi 20 anni sono state profondamente ristrutturate, tanto che il centro storico è stato riconosciuto dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità. La caratteristica più evidente delle case del centro di Sao Luis sono gli azulejos, le mattonelle di ceramica a tinte bluastre che rivestono le pareti esterne delle case, importate dagli invasori portoghesi. A volte però i restauri si son limitati alla facciata dell’edificio, mentre il retro cade a pezzi. Per di più è anche una città abbastanza sicura, confrontata alle altri capitali brasiliane. Nel centro si può girare tranquillamente anche di notte, anche se proprio l’ultima mia notte a Sao Luis hanno rapinato 3 turisti della Guyana Francese, a 100 metri dal mio hotel, nella strada dove passavo sempre per rientrare. A proposito, è stata la prima volta che ho incontrato persone di uno di quei tre staterelli del sud America dove non va mai nessun turista. Quindi esistono veramente!

Sao Luis Brasile

La carrellata di musei che visito a Sao Luis sono: Museu do Negro (storia dell’espansione dei negri d’Africa nel Maranhao, situato nell’angusto edificio senza finestre dove venivano rinchiusi fino alla vendita), Museo storico della città e dei suoi dintorni, Museu Cultura Popolar (dove in particolare veniva illustrata la storia della festa più importante del Maranhao, “Bumba meu boi”, simpatica festa carnevalesca che si svolge da giugno ad agosto in ogni città di questo stato) e Museo Arti Visive (raccolta di antichi azulejos e quadri meno antichi).
Se però son rimasto più di tre settimane a Sao Luis non è solo per la bellezza della città, ma per la socievolezza dei suoi abitanti. Socievolezza che in Brasile aumenta man mano che si va a nord, cioè verso le zone più calde, come in Italia e in Europa aumenta andando verso Sud. E così un giorno esco per una tranquilla passeggiata nei dintorni dell’hotel e mi fermano due ragazze …. continua a leggere qui >>