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Mar312007

(ARRAIAL D’AJUDA/3) Le foto

Eccoci qua con l’ultima puntata di questa settimana, le foto di Arraial D’Ajuda.

Buona visione!

FOTO Arraial D’Ajuda

Mar292007

(ARRAIAL D’AJUDA/2) La partenza – Itacarè

Dalla notte della pioggia si stringe fra me, Alvaro e David uno stretto legame di amicizia. Andiamo da ogni parte sempre insieme.
Da ricordare l’escursione a Recife De Fora, una barriera corallina vicina. Ci si arriva in barca e, nonostante l’acqua a tratti torbida, si possono ammirare tantissimi pesci colorati tropicali. Gli avvistamenti più numerosi sono stati quelli degli enormi pesci-pappagallo, blu/azzurri, e dei piedi dei turisti vicini, rosa pallido. Infatti la barriera visitabile non era grandissima, e i 4-5 traghetti arrivati insieme a noi hanno scaricato in acqua centinaia di persone.
Quel giorno però siamo dovuti scappare da Arraial perché in alcune spiagge si presentò un fenomeno a me sconosciuto fin’ora: la marea rossa. Si tratta di una piccola alga galleggiante, di colore rossiccio, che in grandi banchi ogni tanto raggiunge la costa e la cui formazione è causata dall’inquinamento marino. Si trova soprattutto nelle coste sudamericane di Brasile e Cile. E’ tossica, ma solo se ingerita in forti concentrazioni tramite frutti di mare crudi. Questo in teoria (informazioni cercate la sera su internet, quando però era già tardi!). Infatti il giorno dell’arrivo della marea rossa ci sono finito proprio in mezzo durante una lunga nuotata. E gli altri pure. Conseguenze: per me leggere, solo spossatezza e leggero dolore di ossa come quando si ha la febbre, David invece aveva un po’ di febbre e due ragazze cilene mal di stomaco tutta la notte. Bè, ora almeno abbiamo imparato a riconoscerla. Ricordate: marea vermelha.

I giorni passano, le abbondanti feste delle notti pure, altre persone arrivano, qualcuno è partito e io sono sempre qui. Ormai sono quello che c’è da più tempo nell’ostello di Arraial, ma ogni giorno si conoscono persone nuove e, contando anche i “vecchi”amici ancora tutti presenti, partire diventa sempre più difficile. Ma il carnevale ormai è alle porte e non aspetta me, e devo spostarmi più a nord, verso Salvador, con una tappa di alcuni giorni ad Itacaré, altra località simile ad Arraial. E quindi un bel giorno mi decido e dico a tutti: domani parto! Naturalmente non ci crede nessuno, l’ho già detto tante volte, ma questa volta provo a partire veramente. Saluto tutti, inevitabile notte di bagordi la sera prima per la mia “despedida” (saluto d’addio – a dire il vero notte uguale a tutte le precedenti! 😉 ) e, quando manca poco alla partenza del bus, Alvaro e David mi ricordano che dobbiamo scambiarci tutte le foto fatte. E fra scaricare, copiare e masterizzare 2 cd passa un’ora abbondante, e con essa perdo anche l’unico bus per Itacarè. Quando arrivo alla stazione e lo scopro non so se essere più dispiaciuto o contento, tuttavia c’è ancora un’altra possibilità (cambiando tre bus) per partire. Che però questa volta non perdo.
Mentre mi allontano con il bus mi incollo al finestrino com’è mio solito, ma questa volta non riesco a vedere niente fuori. Le sole immagini che mi passano davanti agli occhi sono quelle di queste due settimane passate ad Arraial che mi sembrano lunghe una vita, e delle persone conosciute. Bellissimi ricordi di giornate e notti passate insieme e, anche qui come sempre, persone che per la maggior parte mai più rivedrò. E, come quando lasciai Rio, anche questa volta le lacrime scendono.
Addio amici miei!

Amici ostello Arraial D Ajuda

Amici ostello Arraial D'Ajuda

I PERSONAGGI

  •  David, lo svizzero/spagnolo che ha appena iniziato il suo secondo anno di viaggio; in 3 anni deve risalire tutto il Sudamerica, da Usuhaia al Messico e ritorno (nell’altra costa), tutto in… bicicletta!
  • Alvaro, argentino, nelle sue vacanze estive;
  • Cristian, l’esuberante argentino sempre in movimento, che un giorno nel tentativo di imitare un brasiliano che faceva le capriole in aria si spiaccica la faccia sul bagnasciuga della spiaggia; rimarrà poi tre giorni con la faccia pesta!
  • Paolo, il carioca che ogni giorno iniziava con i suoi intrugli (cocktail superalcolici) dalle 3 del pomeriggio per arrivare la sera alle 8 che era già colmo di alcool e andava a dormire quando noi tutti uscivamo;
  • Giuliana, la brasiliana/giapponese e Irene e Nena, di Curitiba;
  • i 3 simpatici “paulisti” (di S. Paolo) e i loro giochi di carte alcolici (“ciancio”, un gioco con tante penitenze, durante il quale mi è toccato baciare il simpatico coniglio domestico dell’ostello – da quel giorno lo chiamavo sempre “mi amor” – e “sueco”, un altro gioco sempre con tante penitenze ma questa volta solo alcoliche);
  • e poi le due argentine, i tantissimi cileni, gli inglesi, gli immancabili israeliani, le cameriere dell’ostello, la guardia notturna, la mezzo pazza signora di Brasilia, …

 

ITACARE’

Ci capito nel momento sbagliato e non faccio in tempo ad apprezzarla. Ci rimango solo due giorni, in cui in uno piove e nell’altro finisco nella spiaggia peggiore, per cui rifaccio lo zaino e riparto per… Arraial!!!
Eh eh, perché no, se ci stavo così bene? Ho giusto due giorni di tempo prima di carnevale e mi rifaccio così 7 ore di bus per passare altri due giorni fra persone care.
SAUDADE* !

* (Si legge “saudagi”). Parola brasiliana dal significato profondo non facilmente traducibile, che è una via di mezzo fra “nostalgia” e “sentire la mancanza di”.

Ps: fra altri 2 giorni tutte le foto di Arraial D’Ajuda!

Mar272007

(ARRAIAL D’AJUDA/1) La vacanza

INTRODUZIONE

Il viaggio non è una vacanza. Per vacanza normalmente si intende un periodo di riposo o di svago, molto spesso associato al mare o alla montagna. Il viaggio è molto di più di una vacanza. E, al contrario della vacanza, non sempre ci si riposa.
Bisogna tenere sempre attivi i cinque sensi (e spesso serve anche il sesto) per cercare di percepire tutto il percepibile e capire un luogo e la sua gente più di quanto un semplice “scatta e riparti” ci possa lasciare. Poi ci sono lunghe camminate da fare con lo zaino in spalla, sotto il sole cocente dei tropici, o faticose escursioni in foreste dall’altissima umidità e con miliardi di zanzare (maledette, perché non vi estinguete??). Pure qualche timore ogni tanto si avverte, rientrando la notte a “casa” (ostello) nelle malfamate metropoli sudamericane. E che dire poi delle lunghe ore passate, a volte, immersi nella fresca piscina dell’ostello mentre fuori impazza il caldo? 😀 I lati positivi naturalmente sono molti di più e sono quelli che descrivo nelle pagine di questo blog. Ma nulla vieta che all’interno di un viaggio non si possa anche fare una vacanza. Magari in un paesino di mare carino, con belle spiagge e senza la violenza delle città.
E così, dopo il mese “cittadino” a Rio De Janeiro e la breve parentesi montana ad Ouro Preto, decido di andare… in vacanza al mare! Arraial D’Ajuda, arrivo!

ARRAIAL D’AJUDA

Si arriva in autobus fino a Porto Seguro, si prende un traghetto per cinque minuti, poi un altro mini-bus e si arriva in questa piccola località di mare. Villaggio carino, centro super-fighetto (e quindi pieno di turisti italiani, che adorano i posti fighetti) con boutique e ristorantini molto curati, e zona al di fuori del centro più “brasiliana”, dove c’è anche l’unico ostello di Arraial e in cui mi ci infilo di corsa.
La spiaggia come al solito non è granché (ma, come ho scritto altre volte, essendo sardo ho il palato difficile) ma è molto lunga (diversi km) e per un bel tratto provvista di tanti piccoli bar-ristorante, ognuno con una musica diversa che spara a volume alto sulla spiaggia. Basta consumare una bevanda qualsiasi e si ha diritto a sedia, tavolo, ombrellone e sdraio, per cui semplicemente in base alla musica gradita scelgo ogni giorno dove rosolarmi al sole.
Passano così 4-5 giorni tranquilli e decido di spostarmi nella vicina Trancoso, dove il fine settimana c’è un importante festa che si svolge una volta al mese, quando c’è la luna piena. Preparo lo zaino, mi avvio alla reception dell’ostello per pagare ma, pochi metri prima, incontro Alvaro, argentino arrivato la sera prima in ostello, che mi propone di andare con lui e un gruppetto di brasiliane (anch’esse clienti dell’ostello) in una spiaggia vicina, sempre a Trancoso. Tempo due secondi e decido: ok, partirò domani. Quest’ultima frase la ripeterò in seguito tante altre volte, ma solo dopo altre due settimane riuscirò, a fatica, a lasciare Arraial.

PRAIA DO ESPELHO E LA NOTTE GOLIARDICA

Da quel giorno in poi infatti formiamo un gruppetto che ogni giorno si allarga sempre più. Io, Alvaro, David (svizzero) e le brasiliane del bianco sud passiamo le giornate insieme. Finché un giorno organizziamo una gita alla meravigliosa Praia Do Espelho, ad un’ora di mini-bus da qui. Ma, per movimentare un po’ di più la gita, all’ultimo momento invitiamo anche tre belle cilene arrivate da pochi giorni in ostello, che sembra non siano molto gradite alle brasiliane. E, siccome dobbiamo dividerci in due diversi bus, noi e le tre cilene andiamo in uno e le brasiliane nell’altro. Eh eh, da quel momento in poi scatterà una feroce (ma divertente) rivalità femminile!
All’arrivo ci dirigiamo verso il lato sinistro della spiaggia, all’ombra di alcune palme, e le brasiliane per ripicca vanno all’estremo opposto, a destra. All’ora di pranzo ci incontriamo a metà strada per un breve spuntino, poi loro si dirigono a sinistra e allora noi, continuando le “ostilità”, andiamo a destra. Ma oltre il promontorio a destra si apre un’altra grande spiaggia, bellissima e deserta.

Praia Do Espelho

Praia Do Espelho

Bisogna attraversare prima un fiume con l’acqua quasi fino al collo e poi… c’è un vero paradiso. Iniziamo a correre nel bagnasciuga fino in fondo, a fare capriole, a tuffarci in mare, poi nella sabbia, poi saliamo su una roccia dalla quale si vede tutta la costa e poi di nuovo in mare. Lo spettacolo della natura risveglia in noi gli istinti più infantili. Trovo una noce di cocco secca sulla spiaggia e la sua forma ovale mi ricorda una palla da rugby. Via, si disegna il campo e iniziamo a giocare a rugby (mai giocato in vita mia, non so nemmeno da dove si inizia). Dopo soli 2 minuti la partita si chiude 2-0 e con due infortuni in campo, uno per minuto. Qualche foto lì, in quel luogo fuori dal mondo, e iniziamo il lento rientro. Abbiamo appuntamento per le 17 ai bus con le brasiliane e manca poco. Ma, mentre camminiamo… incontriamo un bar sulla spiaggia con una piccola terrazza di canne proprio davanti al mare dove ci si può sdraiare… come non fermarsi?

E allora arriva il finale. Caipirinha al maracujà (un frutto tropicale) sdraiati con vista mare e tramonto in arrivo. Un’oretta così e si chiude la splendida giornata a Praia Do Espelho. Indimenticabile. Anche per Alvaro, l’unico dei tre che da alcuni giorni stava insieme ad una delle brasiliane, che dopo la giornata di Praia Do Espelho verrà immediatamente scaricato! Va bè, per una giornata così ne valeva la pena. 😀
Ma… non è ancora finita!

            
BOLLINO ROSSO – ATTENZIONE: TESTO DISEDUCATIVO

Rientriamo in ostello, doccia, spesa al vicino supermercato (coca-cola, rum, ghiaccio), prepariamo i drink e ci sdraiamo nelle amache della terrazza al primo piano, dalla quale si domina tutto il movimento dell’ostello. Passano le cilene …. continua a leggere qui >>

Mar252007

Ouro Preto e Vila Velha: le foto

Per oggi ho preparato le foto di Ouro Preto e Vila Velha.

Queste sono poche, solo 37. Ciao!

 

FOTO  OURO PRETO – VILA VELHA

 

Mar242007

Programmazione canale “Travelbaila” prossimi 7 giorni

Ormai il ritardo nell’aggiornare il blog è cronico, ma in questi giorni ho cercato di recuperare. Sono quasi nel nord del Brasile, nella bella cittadina di Sao Luis, e fra non molto dovrei uscire dal paese. Scrivo “dovrei” perchè l’ho già detto tante volte ma ancora non ci son riuscito. E’ difficile lasciare il Brasile!

Ecco quindi 4 nuovi post, che però non pubblico tutti insieme (se no vi stancate 😉 ). Li ho già inseriti nel blog ma ho programmato la pubblicazione a giorni alterni, a partire da domani, per i prossimi 7 giorni. E siccome questo canale mediatico è mio, posso permettermi di scegliere come orario nientepopodimenoche… la prima serata! 😀

Quindi, da domani domenica 25 marzo, alle 21.00, sul canale travelbaila.it (nel telecomando ancora non c’è) e per tutta la prossima settimana a giorni alterni, saranno online i miei nuovi racconti sudamericani, corredati di foto.

Niente canone televisivo, niente pubblicità, cosa volete di più? 😀

Un caro saluto a tutti! Ciao!

Mar22007

(RIO DE JANEIRO/9) Le foto !

Eccole qui! 😮

Finalmente, dopo oltre un mese e mezzo da quando ho lasciato quella splendida città, son riuscito a riordinare le foto fatte a Rio e a pubblicarle sul sito. Ho filtrato le circa 800 foto fatte, e non son riuscito a lasciarne meno di quasi 200 (187). Saranno probabilmente troppe per chi le vorrà vedere, ma per me significano tanto e di meno non son riuscito a metterne. In questo modo potrò rivedermele da qualsiasi parte del mondo sia, anche se non ho il portatile appresso come ora.

Molte foto son dedicate alle persone che ho incontrato in viaggio, e sempre di più confermo ciò che già da un pò avevo capito: i miei viaggi sono dedicati principalmente non tanto alla conoscenza di luoghi, ma di persone, umanità, culture diverse, stili di vita. Per questo non farei mai 100 chilometri per andare a vedere, che so, i trichechi che prendono il sole, però ne farei 1000 per andare a visitare un paesino sperduto dell’entroterra brasiliano dove non ci sono turisti che abbiano rovinato lo stile di vita locale. Come farò i prossimi giorni.

Ci son 100 modi per viaggiare, e ognuno sceglie quello più di suo gradimento. Io ho trovato il mio. Ieri ho passato una giornata intera a parlare con Misato, una ragazza giapponese. Una cultura così diversa e così affascinante. Il giorno prima parlavo in ostello con un ragazzo francese e un israeliano. Il giorno prima ancora con una brasiliana e oggi con uno svedese. Ognuno ha dietro una vita diversa dalla mia, e di ognuno di loro ho tanto che vorrei ascoltare.

Insomma, queste son le foto, prendere o lasciare! 😀 😀 😀

Ciao!

Foto rio de janeiro