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Feb62008

HONG KONG/1: primi contatti

Hong Kong, 1.08.2007: sono sotto la doccia, l’acqua è fredda ma… sto sudando! Provo a rimanere di più sotto l’acqua, ma è anche peggio. Meglio asciugarsi in fretta e rientrare in camera, dove c’è l’aria condizionata, accesa 24 h su 24. Qui in bagno invece non c’è.
Hong Kong è la città più calda e afosa (in questa stagione) dove son mai stato. Ha superato Puerto Ayacucho (Venezuela) e Manaus (Brasile), città che si trovavano in testa alla mia personale classifica di città più calde del globo, fra quelle visitate.
Il caldo per strada è insopportabile, ho un’autonomia di massimo un’ora e poi devo entrare da qualsiasi parte ci sia aria condizionata (per fortuna onnipresente). E dentro il palazzone di 16 piani dove abito, nella centrale Nathan Road, è ancora peggio perché nel suo interno cavo (ha una grande luce a cielo aperto dove passano i corridoi dei pianerottoli) ci sono centinaia di dissipatori di calore di condizionatori che emanano aria caldissima, alzando ancor di più la temperatura.
Insomma, se ancora non si è capito, fa caldo!

Oltre l’afa, l’altro aspetto di questa bella città che salta subito all’occhio è lo spazio (che non c’è).
E’ questa la prima città dove vedo grattacieli non solo nel centro città (uffici) ma anche in periferia, dove si tratta però di enormi condomini.
Con i suoi 7.000.000 di abitanti, infatti, Hong Kong ha una delle più alte densità al mondo, per cui ci si arrangia come si può.
Gli ascensori dei palazzi, per esempio, non si fermano a tutti i piani, ci son sempre troppe persone che entrano/escono e ci vorrebbe troppo tempo. Si fermano così a piani alterni, spesso anche ogni 4 piani (per esempio, un ascensore serve solo i piani 1-5-9-13…, quello a fianco i piani 2-6-10…, etc). I primi giorni quasi mi ci voleva una mappa per trovare l’ascensore giusto!
Dentro la cabina non c’è la fotocellula di sicurezza nella porta. Quei 10 centimetri di spazio che impegnerebbe servono tutti. E negli ascensori con capienza di 7 persone si entra in 9-10, in quelli da 10 si entra in 12-13, finchè non suona l’allarme per peso eccessivo.
Tutto questo per rendere l’idea che lo spazio qui è importantissimo. Ho sentito alcuni prezzi di affitto di negozi centrali: si va dai 25.000 euro al mese dei piccoli bugigattoli alle centinaia di migliaia dei più grandi Mc Donald’s o altri grandi negozi. Hong Kong è così una delle città più care al mondo per tutto ciò che riguarda gli immobili, mentre per tutto il resto è conveniente, dal mangiare agli acquisti.

Nell’ostello dei primi giorni, naturalmente dotato di mini-stanze con mini-letti e mini-bagno, resisto solo 3 giorni perché il bagno è una vera tortura. Non tanto per le dimensioni (in 1 mq. c’è il wc, un mini-lavandino e il tubo della doccia, senza il piatto sotto che non ci starebbe), quanto per il calore insopportabile. Dopo averne esaminato con cura 4 o 5, per 4 euro in più a notte trovo una bella camera singola che, oltre a collegamento internet, tv e telefono (gratis!), ha il grande valore aggiunto di aver il bagno privato comunicante con la stanza per cui, lasciando la porta aperta, si rinfresca con l’aria condizionata della camera. E finisco così di sudare mentre mi faccio la doccia fredda! 🙂 Strano ma vero!

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Hong Kong

Hong Kong di giorno...

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Hong Kong notte night

... e di notte

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