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Dic302006

(RIO DE JANEIRO/2) Tupiniquim Hostel – La favela: verso la Rio “bassa”

Dopo il soggiorno da Veronica e 2 diversi ostelli, approdo al Tupiniquim Hostel, piccolo ma familiare ostello nella zona di Botafogo, apparentemente più tranquilla di Copacabana (dove ho dormito i giorni scorsi). Qui bastano poche ore per conoscere un po’ tutti. C’è un bel gruppo di allegri messicani, una giapponese, una manciata di nord-europei/e, un tocco di Brasile, una punta di Venezuela e un italiano 😉 . Insomma ne esce fuori un bel mix. La sera a volte usciamo tutti insieme sotto la guida di Bernardo, un simpatico dipendente dell’ostello, altre volte ognuno per conto suo. Spesso si va a Lapa a sentire musica e bere birra + caipirinha, altre volte si va in qualche bar a bere birra + caipirinha senza sentire musica.
Un sabato invece, dopo le solite birre + caipirinhas, Bernardo ci propone di andare in una discoteca nel cuore… di una favela! Non si tratta di una delle escursioni organizzate che ci sono qui a Rio, ma semplicemente di entrarci dentro senza alcun preambolo. E via, perché no?
Ore 2 della notte, favela di Santa Marta. 7 “gringos” (turisti) e un brasiliano scendono dai taxi e, piano piano, entrano nella favela.
Le favelas, qui a Rio come in quasi tutta l’America latina, sono enormi e poverissimi quartieri al di fuori di ogni controllo della legge. Qui la polizia non passa mai, quando entra lo fa in grandi squadroni e sempre lasciandosi una scia di sangue dietro, come sta accadendo anche in questo periodo (ne parlerò in un prossimo post). Di qualsiasi cosa accada qui dentro difficilmente qualcosa trapela fuori. Dei veri e propri buchi neri nella popolosa Rio De Janeiro.
La discoteca è …. continua a leggere qui >>

Dic302006

(RIO DE JANEIRO/1) Primi giorni, la Rio alta

15 dicembre: inizia oggi il lungo soggiorno nella caldissima, afosa, bellissima, musicale, violenta città “Carioca” (Carioca = di Rio).

 

Cristo, Corcovado

Cristo, Corcovado

Il primo week-end sono ospite di Veronica, un’amica brasiliana conosciuta ben 10 anni fa a Cambridge (Inghilterra). E siccome lavora in un bel locale (pub/ristorante con musica dal vivo) di Lapa, il quartiere più frizzante e “bohemien” di Rio, per un paio di sere riesce a farmi entrare gratis in occasione di due importanti concerti di samba brasiliana: il primo di Beth Carvalho, famosissima in Brasile ma che non mi ha entusiasmato tanto, e il secondo dei travolgenti Empolga As 9, un nuovo gruppo musicale carioca di 11 elementi che suona samba da carnevale, e quindi particolarmente ricca di percussioni. Grandi, grandi, grandi!

 

Beth Carvalho

Beth Carvalho

Serata successiva invece in una casa privata della Rio “ricca” dove c’è una mega-festa (a casa di amici di Veronica). Si festeggia il primo compleanno del loro figlio, festa qui molto sentita. Tanto che: è stato montato un palco per sostenere palloncini e addobbi vari, poi c’è un enorme castello gonfiabile con una persona accanto pagata per tenerlo fermo mentre i bambini ci saltano sopra, ci sono i videogiochi da bar (quelli grandi con il mobile), ci sono 4 o 5 camerieri in divisa che servono in continuazione bevande e bocconcini vari, insomma una festa proprio in grande di cui però il festeggiato… non ricorderà assolutamente nulla in futuro!
E’ stato un week-end interessante per conoscere la “Rio bene”, la parte più agiata e benestante dei Cariocas, prima di cambiare decisamente zona.

Dic292006

(Brasile/2) Curitiba – Ilha Do Mel

CURITIBA

Chiuso il lungo capitolo cascate, da Foz mi sposto a Curitiba, grande e moderna città del Sud, dove 3 giorni son più che sufficienti per una discreta visita. Ben 20° di differenza la distinguono dalla precedente Foz (in meno! Nonostante siamo in Brasile e d’estate).
Qui inizio a prendere confidenza con i ristoranti brasiliani. A parte quelli “a la carte”, ce ne sono fondamentalmente due tipi: “a chilo” e “a vuntade”. Nel primo tipo c’è un self-service dove ognuno si serve nel piatto ciò che preferisce, poi si va alla cassa e si paga in base al peso del cibo. Costo medio: 8-10 reais al kg, che per un pasto di 500-600 grammi fa 4-6 reais (1,5 – 2 euro). Nei ristoranti “a vuntade” invece si paga una tariffa fissa (7-8 R$) e poi si può mangiare tutto ciò che si vuole, senza limite. Un giorno qui a Curitiba ne ho trovato uno “a vuntade” per 3,90 R$! 1,40 euro per mangiare quanto si vuole. Mai visti prezzi così bassi, e infatti in un tavolo vicino al mio vedo due “barboni” ufficiali, con tanto di divisa stracciata e “medaglie” (macchie) sul petto. Il prezzo è così basso che anche loro possono permettersi un ristorante. Neanche quando son stato in Brasile alcuni anni fa ricordo fossero così bassi i prezzi del cibo. Dopo alcuni giorni scoprirò perché. In un quotidiano leggo che negli ultimi 2 anni il valore del real è salito, per cui ora le esportazioni iniziano a diminuire e fra queste soprattutto quelle dei generi alimentari, per cui quest’anno in Brasile c’è stato un eccesso di produzione di generi alimentari e i prezzi sono dovuti scendere. Eccesso di alimenti in Brasile??? Se me lo avessero raccontato non ci avrei creduto. In un paese con oltre 55 milioni (un terzo del totale degli abitanti) di persone sotto la soglia della povertà, avere un eccesso di produzione alimentare diventa un’altra delle tante forti contraddizioni che lo caratterizzano.
 
E dopo una tranquilla domenica passata in compagnia di Lais e del suo ragazzo (conosciuta tramite il sito di ospitalità Couchsurfing), che mi ha portato in giro per la città, prendo un bel “trenino verde” e mi avvio verso la costa. Destinazione: Ilha Do Mel.

Curitiba

Curitiba

 

ILHA DO MEL

“Isola del miele” è la sua traduzione portoghese, ma oltre a non esserci strade asfaltate (buono), automobili (buono), smog (buono), non ci son neanche …. continua a leggere qui >>

Dic222006

(Brasile) Foz Do Iguacu

Qui a Foz, a pochi chilometri dal confine argentino, ho appuntamento in un ostello con Andrea (il suo sito è www.giroviaggiando.com), un mio concittadino anche lui in giro per il sudamerica e con il quale trascorro un paio di giorni. Nella caldissima Foz, dove la temperatura è arrivata anche a 41° C, un vero toccasana è stata la fresca piscina dell’ostello dove un pomeriggio con Andrea, sdraiati in acqua e immersi completamente fino al collo, discutevamo su come, a volte, è proprio dura la vita… 😀 😀 😀 

A Foz ho visitato il lato brasiliano della cascata di Iguazù, che nonostante permetta una visione più frontale delle cascate non mi ha entusiasmato quanto quello argentino, in quanto non permette l’avvicinamento che in Argentina è possibile fino quasi al bordo delle cascate. Anche la lunghezza complessiva dell’escursione è qui minore, in un paio di ore si vede tutto.

 
Cascata Iguazu Brasile
 
Ed ecco un piccolo filmato dell’intero complesso delle cascate …. continua a leggere qui >>
Dic222006

(Argentina/fine) Il confine – I costi – I Video

Ecco due piccoli filmati delle cascate di Iguazu, ripresi con la macchina fotografica (e quindi di qualità non eccelsa): il primo non è della cascata principale, ma è uscito meglio. Nel secondo il sole è troppo forte e il filmato è uscito sovraesposto. Si vede comunque l’inizio della “Garganta Del Diablo”.
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Dopo 20 giorni in terra argentina, il 5 dicembre lascio il paese ed entro in Brasile. Attraverso così il confine fra la carne ed il pesce, il tango e la samba, un paese troppo “europeo” per i miei gusti e la vera america latina. Tutto sommato l’Argentina era più o meno come me l’aspettavo, anche se comunque ci son stato bene e ci ritornerei volentieri.
Una curiosità (piacevole) da ricordare: il saluto argentino quando ci si incontra o ci si presenta, con un bacio guancia/guancia (a sinistra, non a destra come da noi!) dato a tutti, anche a sconosciuti. Indimenticabile anche il gradimento generale che si avverte quando gli argentini vengono a sapere che stanno parlando con un italiano, seguito subito dopo dall’elencazione dei parenti/familiari/conoscenti che erano/sono italiani (di solito il nonno o il bisnonno, ma a volte anche zii o cugini). Un tassista addirittura si è quasi commosso quando ha saputo che ero sardo, perché aveva parenti in Sardegna e desiderava tanto andarci.
 
Ed ora una carrellata di dati, prezzi e contatti vari.
 
 
COSTI ARGENTINA (2006)
1 Euro = 4 Pesos (AR$)
 
ALLOGGI
Buenos Aires: Tango City hotel Inn (San Telmo), 25 ar$ (per i soci H.I.)
Rosario: La Casona De Don Jaime, 20 ar$ (HI)
Puerto De Iguazù: Hotel Inn Iguazù Falls, 23 ar$ (HI)
 
PASTI
Pranzo a base di carne, patate, insalata, vino, a volte anche riso bianco, dai 12 ai 25 ar$ circa
Pizza al piatto + bottiglia di birra: 10-12 ar$
Hamburger 2 ar$
 
SPOSTAMENTI
Taxi in città: 10-20 ar$ per tragitti medio-lunghi
Bus cittadino, metropolitana: 0,70 – 0,80 ar$
Bus extraurbano: B.A.- Rosario, 4 ore, 39 ar$; Rosario-Puerto Iguazù, 19 ore, 120 ar$ (champagne incluso!)
 
MUSEI
Ingresso 2-4 ar$
 
CASCATE di Iguazù
Ingresso 30 ar$
Adios Argentina!
 
Dic152006

(Puerto De Iguazù/2) Master Card

Questa volta, seguendo sempre la catena di Hostel alla quale mi son associato, ne ho trovato uno incantevole con piscina grande, internet wi-fi gratis, libreria gratis, sala TV-DVD gratis, biliardo, ping-pong, colazione inclusa, musica lounge in sala, etc etc.

Piscina, relax, puerto iguazu

Costo di un giorno qui? 5,75 euro, con MasterCard (ma anche Visa va bene, euro, dollari, pesos, reais).
 
Costo di 2 caipirinhas con lime fresco bevute al bordo piscina? 1,75 euro, con MasterCard (ma anche Visa va bene, euro, dollari, pesos, reais).
 
Costo di una visita alle vicine cascate di Iguazù, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco? 25 centesimi di euro in bus (oppure 3 euro in pulmino direttamente dall’ostello con ritorno e pranzo al sacco) + 7,5 euro di tassa parco, con MasterCard (ma anche Visa va bene, euro, dollari, pesos, reais).
 
Costo della libertà di scegliere se domani andare a 20 Km da qui, in Brasile, a 25 Km da qui, in Paraguay o rimanere in Argentina? Non ha prezzo!
Per questo e per tanto altro c’è RTW, il giro del mondo in 12 mesi, alla portata di tutti.
 
Provalo! 😀