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Feb42008

Costi Singapore 2007

COSTI SINGAPORE (2007)
(1 € = 2 Singapore Dollars-SGD)

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ALLOGGI

YMCA International house (centro): 35 Sgd (dormitorio). Ottimo, anche lussuoso, mai visto un ostello così. Personale in camicia bianca e cravatta, servizi impeccabili, colazione super (a buffet), la più abbondante di tutto il viaggio. Però è anche caro!

FARRER PARK Backpacker’s Hostel (little India): 18 Sgd (dormitorio). Più economico ma bagni pessimi e sporchi, no colazione, internet gratis (Wi-Fi).

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PASTI – BEVANDE

Cucina cinese: piatto di riso alla cantonese 5 Sgd, coca-cola 1,50 Sgd

Pizza margherita grande: 17 Sgd

Insalata grande con verdure, formaggio, affettato, carne di pollo (abbondante): 10 Sgd

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MEZZI DI TRASPORTO

All’arrivo, dall’aeroporto per il centro:

  • Shuttle+Metro+Metro: 2,20 Sgd, 40 minuti;
  • Taxi: 7-20 Sgd, a seconda delle zone di destinazione, 20 minuti circa.

Metro: da 1,90 a 2,20 Sgd, viaggio singolo (non ci sono biglietti giornalieri)
Taxi: economici, da 7 a 10 Sgd per spostarsi nel centro.

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VARIE

Tassa di uscita in aeroporto: 10 Sgd

Ciao!

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Gen312008

SINGAPORE: le foto (e un video)

Ecco alcune foto di questa “tigre asiatica” modernissima, e un piccolo video di poco più di un minuto ripreso in una via centrale.

Ciao!

FOTO Singapore (24)

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Gen282008

SINGAPORE, la mecca del consumismo

Tappa di soli due giorni a Singapore, scalo tecnico obbligato nel mio biglietto RTW. Non c’erano voli diretti da Bali alla Cina, e ne approfitto così per una breve visita.

Singapore, piccola città-stato (4 milioni di abitanti), una delle 5 cosiddette “tigri asiatiche” per lo sviluppo della sua economia, è una delle poche città asiatiche veramente moderne che, per qualità dei servizi e costi medi della vita, si può paragonare ad Hong Kong, Giappone e Corea del Sud.
In giro per strada si vedono soprattutto facce cinesi e indiane, con una minoranza di occidentali (residenti). Molto comoda per spostarsi, perché tutto è a portata di mano e ben collegato da taxi (insolitamente economici per il tenore di vita locale) e da un’ottima metropolitana. Per esempio, l’aeroporto è a soli 20 minuti di taxi (3-5 euro) dal centro o 40 di metro (1 euro).

Ma una caratteristica la differenzia dai paesi sopra citati (ma anche da tutte le altre città in cui finora son stato), ed è quella che mi ha colpito di più: l’enorme quantità e concentrazione di centri commerciali. Nella centrale Orchid Road, durante una passeggiata pomeridiana, ne ho contati almeno 26 nella stessa via (tutti palazzi molto grandi, iper-moderni e a 4 o 5 piani), e nella cartina ho visto che in tutta la città ce n’erano circa 80!

L’hi-tech in particolare (macchine fotografiche digitali, computer portatili, tv al plasma, etc) prorompe da tante vetrine, ma anche alta moda e orologi son presenti dappertutto. E non pochi di questi enormi shopping-centre rimangono aperti 24 ore al giorno, tutti i giorni della settimana.

Ma chi compra tutta questa roba?

Chiedendo qui e là (il solito ficcanaso… 🙂 ) mi spiegano che, a parte i turisti di passaggio (come me, anzi non come me perché io qui non compro niente! 😉 ), a Singapore esiste un vero e proprio “Shopping-Tourism”, cioè in tanti vengono qui solo per comprare. Si tratta per lo più di persone ricche dei paesi poveri (non è un gioco di parole) vicini (per esempio Malesia e Indonesia) i quali nei loro paesi non trovano la stessa quantità e qualità di offerta. Mi capita spesso infatti di vedere donne islamiche (Malesia e Indonesia sono a stra-grande maggioranza musulmana) con il loro classico fazzoletto in testa, stracariche di eleganti bustoni.
E perché molti centri commerciali rimangono aperti anche la notte? Perché questi particolari turisti spendaccioni vengono qui solo per gli acquisti e quindi, visti gli alti costi di alloggi e ristoranti (rispetto ai loro paesi) cercano di sfruttare al massimo i pochi giorni di soggiorno passando tutto il loro tempo dentro questi templi del consumismo.
Fra i tanti tipi di turismo che esistono, questo ancora mi mancava da incontrare!

Da segnalare infine una bella serata di salsa passata all’Union Square, sotto il lussuoso Amara Hotel (in Asia pare che salsa e lusso siano spesso a stretto contatto). Qui con molto piacere ho iniziato a scoprire la socievolezza e cordialità dei salseri asiatici, un ambiente abbastanza diverso da quello delle nostre sale da ballo occidentali.

Quante cose abbiamo da imparare dall’Asia.

Ciao!

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Singapore

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Gen242008

Usi e costumi di BALI

Nel post precedente ho accennato alle usanze di Bali che sarebbe meglio conoscere prima di andarci. Sono simili a quelle di tutto il sud-est asiatico, con qualche peculiarità tipica di Bali, anche se devo dire che per la Thailandia ne ho letto ancora di più, alcune anche non facilissime da comprendere e per questo ancora più affascinanti. Più avanti parlerò anche di quelle.

Conoscerle non solo per capire ciò che vediamo ogni giorno in questi paesi ma anche, magari, per portarcene poi qualcuna dietro quando rientriamo nel nostro mondo. 🙂

Queste elencate qui di seguito le ho estratte da un numero della rivista Buongiorno Bali (http://www.buongiornobali.it), rivista gratuita creata da italiani residenti a Bali.

Buona lettura!

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USI E COSTUMI BALINESI

ADEGUARSI ALLE CONSUETUDINI PER MOSTRARE E RICEVERE RISPETTO

I Balinesi sono persone molto aperte, disponibili a dividere il loro retaggio culturale e religioso, la loro spirituale saggezza, nutritasi nei secoli.
I turisti sono, generalmente, accolti calorosamente – i comportamenti degli stranieri, spesso a loro non comprensibili, vengono tollerati – e ammessi alle cerimonie, sia nei templi, che private.
Suggeriamo tuttavia alcuni modi a cui attenersi, per mostrare rispetto nei loro confronti, e alcune notizie, per meglio capire i costumi della popolazione che ci ospita. Non ci stancheremo infatti mai di ricordare, a turisti e residenti, che, comunque, siamo ospiti e che quindi spetta a noi adeguarci, e non viceversa.

  • Una constatazione frequente, che spesso suscita dubbi e curiosità: per le strade e nei grandi magazzini è facile vedere due ragazzi o due ragazze tenersi per mano. E’ una consuetudine. E’ ammesso il contato fisico tra due persone dello stesso sesso, senza alcun malizioso significato sessuale, mentre è del tutto inusuale, in pubblico, il contatto tra sessi diversi, effusioni, baci, abbracci, anche tra persone sposate.
  • Quando si assiste …. continua a leggere qui >>
Gen212008

Costi Indonesia (Bali, Gili, Giacarta) 2007

COSTI INDONESIA (2007)
Bali, Gili, Giacarta
(1 € = 12.000 rupie)

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ALLOGGI

(in Indonesia hanno quasi sempre la colazione inclusa)

BALI
Kuta Dua Dara Inn (tel. 0361-754031): Rp 35.000 (2,9 euro!! – 1 persona), 50.000 (2 persone, 2 euro a testa!). Pulito, bagno in camera con acqua fredda, ventilatore, colazione in camera – Ci sono anche camere con aria condizionata, a 90.000 Rp (1 pers) e 125.000 Rp (2 pers), più spaziose e con anche acqua calda. Le camere hanno sempre il letto grande matrimoniale – Hotel ottimo e super-economico!!
Ubud  Ni Nyoman Warini Bungalows: (tel. 0361-978364): Rp 60.000 (1 persona). Bagno con acqua calda, ventilatore, colazione in camera. Guest house ottima, proprietari cordiali e pace assoluta.

GILI TRAWANGAN (Lombok)
Lisa Homestay: Rp. 60.000. Bagno, ventilatore, colazione – Pulito, un po’ caldo.
Rudy’S Pub: Rp. 50.000. Colazione, ventilatore, bagno senza lavandino – Più rustico

GILI MENO (Lombok)
(Qui, a causa di una richiesta d’informazioni ricevuta, ho preso i prezzi e contatti di quasi tutte le strutture ricettive)

Isola stupenda, spiagge bellissime (coralline, c’è la barriera vicina) anche se strapiene di pezzi di corallo morto per cui bisogna fare sempre molta attenzione ai piedi.
Contatto totale con la natura, si può girare dappertutto scalzi (non ci sono strade asfaltate né auto, così come anche a Gili Trawangan). Pochi turisti in generale anche se gli alloggi d’estate (estate italiana) sono quasi tutti pieni. Al limite nella vicina e più grande Gili Trawangan ci sono tantissimi alloggi, sono più economici, e le spiagge sono ugualmente bellissime.
Niente casino la notte, ci son solo 2 bar che in teoria chiudono tardi ma dopo una certa ora sono quasi vuoti. Per chi vuole le feste c’è Gili Trawangan.
Fa molto caldo, clima diverso da Bali dove invece il caldo è più secco e sopportabile (in questo periodo, luglio).

I seguenti prezzi …. continua a leggere qui >>

Gen182008

Giacarta: le (poche) foto

E con queste poche (15) foto di Giacarta, si chiude l’Indonesia.

Prossima puntata: Singapore, la mecca del consumismo.

Correzione
No, la prossima puntata sarà la consueta pagina sui costi Indonesiani, pagina che riporto sempre quando finisco di parlare di un paese. Fra l’altro proprio ora mi sono accorto che sull’Australia questa pagina non l’ho inserita.
Eh eh, forse avevo troppa fretta di finire di parlare di quel paese.

Ciao!

FOTO Giacarta (15)

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